Caos Rieti, i giocatori sul piede di guerra: "O stipendi, oppure sabato non andiamo a Vibo"
"Se non ci pagano entro i termini stabiliti, a Vibo non andremo: i giocatori del Rieti pronti a scioperare già da sabato", si legge su il Messaggero.
"Se non ci pagano entro i termini stabiliti, non andremo a Vibo Valentia sabato". I calciatori del Rieti fanno fronte comune, escono allo scoperto, non faranno sconti - almeno per ora - e sono pronti ad incrociare le braccia sin da giovedì qualora gli stipendi di luglio ed agosto non verranno corrisposti entro la giornata di domani, mercoledì 6 novembre.
Come se non bastasse l'entrata a gamba tesa di Curci, di ieri («stipendi e fideiussione entro quindici giorni o annullo l'atto»), la querelle-Rieti si fa ancora più ingarbugliata, ma stavolta rischia di andare ad intaccare l'aspetto meramente sportivo, quello di campo, l'ultimo baluardo prima della fine dei giochi.
Provocazione? Forzatura? O molto più semplicemente fine della pazienza? Delle tre, probabilmente, la terza ipotesi sembra essere quella più aderente al momento, che potrebbe vanificare tutto ciò che di buono è stato fatto in queste ultime due settimane, ma che è figlia di un'onda lunga, che ora rischia davvero di trasformarsi in uno Tsunami", si legge.
COME SONO ANDATE LE COSE - I calciatori del Rieti non hanno ricevuto, alla scadenza fissata, gli stipendi di luglio-agosto. Successivamente, l'ex patron Curci ha ceduto ad una non meglio precisata società, la Ital Diesel, che avrebbe dovuto pagare gli emolumenti ai tesserati e produrre una nuova fidejussione. Nulla di tutto ciò, dopo varie rassicurazioni.
Ieri l'ex patron ha intimato al pagamento entro il 19 novembre "altrimenti l'accordo è nullo". Intanto, i calciatori avevano provveduto alla messa in mora, che scade proprio oggi, 6 novembre. Cosa succederà al Rieti?
Ricordiamo che domenica 17 novembre è in programma Rieti-Reggina.