Quattrone: "La nostra imprenditoria non ha dato una mano alla nuova società". Sul Sant'Agata...
Tonino Quattrone, imprenditore reggino che la scorsa estate ha cercato di riunire un gruppo per rilevare il titolo sportivo della squadra di calcio di Reggio Calabria, è intervenuto a Fuorigioco su Reggio Tv e ha analizzato la situazione intorno alla Reggina:
"Non possiamo dare a Nino Ballarino tutte le colpe del mondo, lui era venuto a Reggio per costruire, in base ad un piano aziendale preciso. Sicuramente in questo torneo abbiamo notato tanta regginità con i tanti calciatori di Reggio che hanno vestito l'amaranto mostrando il grande attaccamento. Molti imprenditori reggini non hanno mostrato il loro amore per la Reggina, in passato i cartelloni pubblicitari pullulavano di sponsor. Quest'anno, invece, se ne sono visti pochi. Se lo si fa per un tornaconto personale è una cosa, se invece voglio dare il supporto simbolico alla squadra che rappresenta la mia città credo che è una cosa che è possibile dare".
Rivela Quattrone: "Ho avvicinato personalmente qualcuno per dare un sostegno, ma molti si sono rifiutati per motivi loro. La nostra terra ha contribuito poco".
Sul Sant'Agata: "Io sono sicuro che non si aspettassero un Centro Sportivo così disastrato. L'imprenditore non è venuto a Reggio per rifare il Sant'Agata".