LE PAGELLE DELLA REGGINA - Knudsen non si ferma mai, difesa blindata

15.04.2017 17:08 di  Giovanni Cimino  Twitter:    vedi letture
LE PAGELLE DELLA REGGINA - Knudsen non si ferma mai, difesa blindata
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© foto di Federico De Luca

SALA 6 - Grande parata sulla mezza rovesciata di Mazzeo in avvio di gara, poi rischia poco e per poco non prende anche il colpo di testa, poi vincente, di Loiacono.

GIANOLA 6,5 - Altra prova importante. Nel primo tempo si esalta come nelle ultime due gare e per i vari Di Piazza e Mazzeo ci sono solo le briciole.

DE VITO 6 - Pochi i palloni capitati dalle sue parti, ma lui mantiene il solito atteggiamento ordinato e attento.

KOSNIC 6,5 - Anche dalle sue parti si passa davvero pochissime volte. Il Foggia verticalizza pochissime volte e per lui è vita facilissima sui palloni alti dell'attacco rossonero.

MAESANO 6 - Partenza un pò in sordina, Di Piazza sembra poterlo sovrastare, poi recupera e anestetizza l'ex attaccante dell'Akragas. (dal 76' LO sv)

KNUDSEN 6,5 - In molti tratti della gara è l'anima propulsiva della Reggina. Ruba palla e riparte, si dimostra un gran bel calciatore, che rispetto ad inizio stagione ha completato il suo salto di qualità.

BOTTA 6 - Solito grosso lavoro davanti alla difesa, sceglie sempre benissimo i tempi in cui giocare il pallone o offrire la copertura alla retroguardia. Anticipato da Loiacono nella circostanza del gol decisivo.

ROMANO' 5,5 - Non deve certamente supplire a De Francesco, anche perché ha caratteristiche diverse. Paga un pò troppo il fatto di giocare in un ruolo certamente non suo. (dal 55' DE FRANCESCO sv)

CANE 6 - Spostato sulla sinistra, solito buon lavoro in difesa, mentre solo nel primo tempo riesce a spingersi davanti, ma sbaglia ancora qualche cross.

BANGU 5,5 - Non sta finendo al meglio, dal punto di vista fisico, la sua prima stagione in Lega Pro. Ad ogni modo prova si a far ripartire qualche azione di rimessa, senza riuscirci. (dal 64' LEONETTI sv)

BIANCHIMANO 6 - Tante botte, tanto lavoro davanti, ma non riesce a dare profondità alla manovra offensiva degli amaranto. Tanto generoso, ma non basta.