"Per ripartire tamponi a tutti e check-up approfonditi", Gravina pensa alla salvaguardia di calciatori e staff

04.04.2020 11:05 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
"Per ripartire tamponi a tutti e check-up approfonditi", Gravina pensa alla salvaguardia di calciatori e staff
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"Per ripartire tamponi a tutti e check-up approfonditi", scrive oggi Gaz.Sport.

Gravina pensa alla salvaguardia di calciatori e staff. Attenzione speciale per i contagiati

"Tornare in campo? Sì, ma con tutte le precauzioni possibili. Forse s’è già perso tempo. Ecco perché ieri Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha incaricato la commissione medico scientifica federale. Per capire — se e quando scadrà il lockdown — cosa fare in concreto per non mettere a rischio la salute dei giocatori (e degli staff). La commissione dovrà definire una serie di raccomandazioni, destinate alle leghe, per mettere in sicurezza gli addetti ai lavori.

I rischi sono molto alti, come ha segnalato ieri, in una lettera rivolta ai medici dei club, Enrico Castellacci, presidente dell’associazione medici sportivi ed responsabile azzurro. Un invito a «vigilare con grande attenzione» su un’eventuale ripresa giudicata «abbastanza improbabile». Castellacci aggiunge che si potrà ripartire «solo se sussistano le condizioni igienico-sanitarie di sicurezza ambientali, per evitare la diffusione dei contagi e i contagi di ritorno. L’attuazione e la sorveglianza di tali misure è in capo a voi stessi: avendo anche la funzione di medico del lavoro vi sono le derivanti implicazioni legali». I medici potrebbero avere responsabilità legali se non tutte le misure fossero rispettate e ci fossero contagi.

Se per i giocatori saranno necessari controlli accurati, prima di tornare in campo, e naturalmente tutti dovranno fare i tamponi, speciale attenzione servirà per chi è stato contagiato. In Serie A, una dozzina. Non sarà solo questione di recupero della condizione. C’è il rischio di effetti collaterali, soprattutto al cuore. Curabili, certo. Ma prima serviranno controlli multiorgano per escludere qualsiasi patologia. Questa è la prima questione per la commissione.

Di questo hanno parlato in “conference call” Gravina e il ministro Vincenzo Spadafora. La Figc ha presentato al governo le sue richieste. Al momento, la data di scadenza del divieto di allenarsi è il 13 aprile. Le squadre vorrebbero tornare in campo subito dopo, anche se magari a gruppi ridotti, come ha fatto il Borussia Dortmund, per poter ricominciare il campionato tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Ma naturalmente — la Lega di A l’ha confermato ieri — «la ripresa si avrà quando ci saranno le condizioni, dettate dal governo, a tutela della salute degli atleti e delle altre persone coinvolte».

Molti club di A si sono assicurati i tamponi che andranno fatti prima di un’eventuale ripresa. Per le coppe serviranno forse protocolli internazionali. Perplesso il presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Che il 16 o il 20 maggio avremo una libertà di manovra diversa ce lo auguriamo. Da lì ad andare in aeroporto tre volte a settimana la vedo più dura».

In tutto questo scenario ieri è divampata in Francia una polemica, innescata da uno scambio di opinioni in tv di due medici francesi che ipotizzavano la sperimentazione di un vaccino in Africa. Immediata la reazione “social” anche di giocatori quali Eto’o («figli di...») e Drogba («non prendete gli africani come cavie»). Indignati. E non soltanto loro".