Massimo Ferrero vuole il marchio della Reggina, l'esperienza nel mondo del calcio del Viperetta: con la Samp oneri e onori, la FIGC..

26.03.2024 10:45 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Massimo Ferrero vuole il marchio della Reggina, l'esperienza nel mondo del calcio del Viperetta: con la Samp oneri e onori, la FIGC..

Massimo Ferrero ha manifestato la sua intenzione di acquistare il marchio della Reggina 1914 srl, accezione che al suo interno contiene anche i beni immateriali del club, vale a dire la storia e quant'altro. Per poter poi scendere effettivamente in campo, Ferrero dovrebbe poi avere un titolo sportivo e, ne siamo sicuri, i "puristi" dell'identità e tradizione non vedrebbero di buon occhio l'acquisto del titolo, esempio, del Locri o del Sbarre o del Santa Caterina, ma piuttosto della squadra che ha usufruito dell'articolo 52 delle NOIF Federali: ma questo è un altro discorso.

Ma chi è Massimo Ferrero? Calcisticamente lo conosciamo per essere stato presidente della Sampdoria, rapporto chiuso in maniera burrascosa con contenziosi legali e furiose contestazioni dei tifosi blucerchiati. 

Il 12 giugno 2014 rileva a titolo gratuito da Edoardo Garrone la proprietà della Sampdoria, accollandosi circa 15 milioni di euro di debiti. L'acquisizione avviene tramite la finanziaria Sport Spettacolo Holding s.r.l. di Roma, avente un capitale sociale di 950.000 euro e un patrimonio netto di 6,7 milioni (e che include al suo interno anche le società cinematografiche Eleven Finance, V Production e Do & Go), controllata al 100% dalla Holding Max S.r.l. (costituita il 27 giugno 2014 con un capitale sociale di 1.000 euro, portato a 50.000 € il 6 maggio 2015), detenuta dalla figlia Vanessa all'80% e dal nipote Giorgio al 20%. Il patron uscente Garrone, che per qualche tempo mantiene l'1% delle quote societarie, risulta aver versato 36,5 milioni di euro in conto capitale, destinandone una parte all'azzeramento del debito, che al 31 dicembre 2014 risultava essere di 24,6 milioni di euro. A essi si aggiungono altri 28,9 milioni di euro versati in conto capitale della Sport Spettacolo Holding, portando l'esborso totale di Garrone destinato alla continuità aziendale della Sampdoria a un totale di 65,4 milioni di euro. Con l'uscita di Garrone, Sport Spettacolo Holding assomma il 99,96% delle azioni dell'U.C. Sampdoria, lasciando il restante 0,04% alla rete di piccoli investitori creata sotto la presidenza di Paolo Mantovani.

La prima fase della gestione Ferrero, grazie ai buoni risultati raggiunti dalla squadra genovese nella stagione 2014-2015, vale all'imprenditore romano una certa popolarità a livello nazionale, corroborata dallo stile istrionico e guascone delle sue dichiarazioni pubbliche. Per Ferrero arriva l'imitazione di Maurizio Crozza e addirittura l'ospitata ad una serata del Festival di Sanremo del 2015.

Nei mesi successivi Ferrero manifesta l'interesse per l'acquisto di un'ulteriore squadra di calcio, dapprima il Lecce e poi il Cosenza, ma entrambi i propositi non hanno seguito. Nello stesso periodo esce addirittura il libro del "Er Viperetta", soprannome che ha un'origine mitologica, che le cronache raccontano essergli stato affibiato dalla grande attrice Monica Vitti, e persino un cameo in un film.

La situazione della Sampdoria inizia però presto a deteriorarsi: da un lato, a febbraio 2015, il CdA blucerchiato approva un piano di risanamento valido fino al 2017-2018, che prevede di conseguire il pareggio nell'annata 2015-2016 per poi iniziare a fare profitti; d'altro canto, a giugno dello stesso anno, Ferrero risulta aver immesso nelle casse societarie solo 3 milioni di tasca sua e sotto forma di prestito.

Il 5 aprile 2017, a seguito della condanna definitiva a un anno e 10 mesi irrogatagli per il crac Livingston, compagnia aerea acquistata da Ferrero nel 2009, la FIGC lo fa decadere dalla presidenza della Sampdoria, di cui comunque resta proprietario. Già il 19 dicembre dello stesso anno riesce però a tornare alla guida della società, previo invalidamento della decadenza. Viene riconfermato in carica dal CdA il 28 dicembre 2018.

Gli anni successivi alla presidenza della Sampdoria sono però segnati dall'acuirsi delle difficoltà del club, con contestuale incrinamento dei rapporti con una parte della tifoseria, che inizia a contestarlo apertamente, soprattutto dopo che nel 2019 salta la cessione della società a un gruppo con base negli Stati Uniti, rappresentato dall'indimenticato Gianluca Vialli.

Al termine della stagione 2020-2021, la rottura con l'ambiente e il tifo sampdoriano sembra insanabile, i tifosi sono stanchi dei continui guai giudiziari del patron e chiedono la cessione del sodalizio.

Il 6 dicembre 2021, a seguito del suo arresto con l'accusa di reati societari e bancarotta fraudolenta, si dimette da presidente del club, senza però rimetterne la proprietà, la quale però un anno prima era stata rimessa a un trust, allo scopo dichiarato di tenerla separata dal resto delle attività di famiglia e per addivenire alla sua cessione. Il CdA nomina al suo posto l'ex calciatore blucerchiato Marco Lanna.

Il 30 maggio 2023 viene annunciato il passaggio della storica società genovese nelle mani di Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi, che tramite il soggetto Blucerchiati srl sottoscrivono un prestito obbligazionario convertibile in azioni,[63] in virtù del quale le quote in mano a Ferrero calano immediatamente al 48,29%, per poi ridursi al 21% alla fine del 2023.

E' di questi giorni, infine, l'accordo definitivo tra la nuova proprietà della Samp e l'holding di Ferrero, che aveva intentato una causa per avere ragione circa il pagamento delle somme per il passaggio di proprietà e altri aspetti legali, come la questione della ex sede del club, le somme circa la locazione del marchio del club, il Baciccia, e altri aspetti.

Adesso Ferrero vorrebbe, con quasi basi e con quali tempistiche è tutto da scoprire, provare ad avventurarsi nuovamente nel calcio con la Reggina.

ANCORA APERTA LA QUESTIONE CON LA GIUSTIZIA SPORTIVA - Massimo Ferrero deve ancora difendersi in un procedimento intentato dalla Procura FIGC che aveva chiesto la squalifica di un anno "per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero del dovere fatto a tutte le persone e gli organismi soggetti all’osservanza delle norme federali di mantenere una condotta conforme ai principi di lealtà, probità, correttezza e rettitudine morale in ogni rapporto di natura agonistica, economica e/o sociale, per la fuoriuscita dalla UC Sampdoria S.p.A. di fondi societari utilizzati dall’entourage sociale per ripianare i debiti di alcune attività del Gruppo Ferrero intestate all’allora socio di maggioranza ed ex Presidente Massimo Ferrero".-

La Corte Federale d'Appello aveva prosciolto dalle incolpazioni ascritte l'ex patron della Samp, ma la Procura Generale ha fatto nuova richiesta al Coni per riaprire la vicenda.