Ferrero vuole il marchio della Reggina 1914 srl, ma in ballo l'inchiesta plusvalenze e la Procura FIGC ha chiesto di riaprire processo fondi Covid: il dettaglio

26.03.2024 18:45 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Ferrero vuole il marchio della Reggina 1914 srl, ma in ballo l'inchiesta plusvalenze e la Procura FIGC ha chiesto di riaprire processo fondi Covid: il dettaglio
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© foto di Insidefoto/Image Sport

Mentre c'è chi già caldeggia e spalleggia l'arrivo di Ferrero (con il paventato ritorno in scena di Bandecchi, oramai gettatosi nell'arena della politica, con Reggio presunta capofila del movimento dell'attuale sindaco di Terni) anche a costo di ingoiare l'acquisto di un titolo sportivo in altra città della Provincia (in barba a "identità e tradizione"), inevitabile dover fare anche i conti con i guai extracampo e intrafederali del Viperetta, che ancora ha qualche questione da risolvere con la giustizia ordinaria e la FIGC.

E' di oggi la sottolineatura del presidente della Samp Manfredi, colui che ha rilevato il club da Massimo Ferrero: "Inchiesta plusvalenze? La Samp può subire alcune conseguenze dirette, in questa fase possiamo solo aiutare le Procure a fare il loro lavoro".

Si tratta, in particolare, dell'inchiesta sulle plusvalenze che ha mosso molte Procure italiane, il cui filone originario è stato quello legato alla Juventus, sportivamente punita con la penalizzazione di 10 punti nello scorso torneo di A. Sotto la lente d'ingrandimento della Procura di Genova è finito l'affare legato al portiere Audero, preso dalla Sampdoria in prestito nell'estate del 2018 dalla Juventus e dopo appena sei mesi nel mercato invernale del gennaio 2019 acquistato a titolo definitivo per 20 milioni, oltre a quello di Daouda Peeters fece il percorso inverso passando ai bianconeri per 4 milioni, di Erasmo Mulè, ceduto dalla Sampdoria ai bianconeri nell'agosto del 2019 per 3,5 milioni, di Erik Gerbi acquistato dalla Sampdoria nel mercato estivo per 1,3 milioni, Nicolò Francofonte, passato alla Samp per 1,7 milioni, Matteo Stoppa acquistato a titolo definitivo dalla Juventus nell'estate del 2020 per 1 milione e Giacomo Vrioni, oggi ai New England Revolution, che la Sampdoria cedette alla Juventus nel gennaio del 2020 per 4,1 milioni.

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Nel luglio del 2023 Ferrero, l'avvocato Antonio Romei e il direttore operativo della Sampdoria Alberto Bosco vengono indagati dalla Procura di Genova per false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti in merito alle compravendite di alcuni giocatori relativi ai rapporti fra Juventus e Sampdoria. A Ferrero si contesta anche il reato di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche negli anni 2019 e 2020 durante l'emergenza Covid-19 per 62 milioni di euro: per i magistrati avrebbe destinato parte di quei finanziamenti assistiti da garanzia pubblica "per scopi diversi da quelli in relazione ai quali la garanzia era stata concessa". In base agli accertamenti sinora compiuti dalla Procura, è emerso che la Sampdoria ha ottenuto, anche sulla base dei bilanci riportanti dati ritenuti allo stato non veritieri, finanziamenti garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, gestito da Mediocredito Centrale S.p.A., per complessivi 5 milioni, nonché finanziamenti assistiti da garanzia pubblica concessa da SACE., erogati da Banca Sistema., per complessivi 17 milioni e da Macquarie Bank, per complessivi 40 milioni.

Tutte questioni che riguarderanno la giustizia ordinaria, ma che a livello federale rischiano di portare a nuovi guai per Ferrero, che intanto ha rimesso nel mirino "il marchio della Reggina 1914"

Ferrero ha già un procedimento in corso con la FIGC, quello relativo "alla fuoriuscita dalla UC Sampdoria S.p.A. di fondi societari utilizzati dall’entourage sociale per ripianare i debiti di alcune attività del Gruppo Ferrero intestate all’allora socio di maggioranza ed ex Presidente Massimo Ferrero", vale a dire i fondi SACE ottenuti durante l'emergenza COVID.

La Procura FIGC aveva chiesto la squalifica di un anno "per la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero del dovere fatto a tutte le persone e gli organismi soggetti all’osservanza delle norme federali di mantenere una condotta conforme ai principi di lealtà, probità, correttezza e rettitudine morale in ogni rapporto di natura agonistica, economica e/o sociale, per la fuoriuscita dalla UC Sampdoria S.p.A. di fondi societari utilizzati dall’entourage sociale per ripianare i debiti di alcune attività del Gruppo Ferrero intestate all’allora socio di maggioranza ed ex Presidente Massimo Ferrero", la Corte Federale d'Appello aveva prosciolto dalle incolpazioni ascritte l'ex patron della Samp, ma la Procura Generale ha fatto nuova richiesta al Coni per riaprire la vicenda.

Per dovere di cronaca, la CFA ha prosciolto Ferrero dall'accusa, come si legge nel dispositivo:

"Questa Corte, confermando la decisione di primo grado e in accoglimento degli argomenti sollevati dalla difesa del sig. Ferrero, osserva che dagli atti di indagine disponibili risulta dimostrato, come riconosce la stessa Procura reclamante, che il trasferimento della somma di € 400.000/00 effettuato dalla UC Sampdoria S.p.A. alla Sport Spettacolo Holding s.r.l. (SSH) è avvenuto in forza di un regolare e continuativo rapporto sottostante tra le due società a cui ha fatto seguito l’emissione di una fattura da parte della SSH. Il pagamento avvenuto il 30.11.2020 per l’importo di € 400.000 (quattrocentomila/00) dalla UC Sampdoria spa a favore della SSH srl (società controllante) riguarda un acconto della fattura n. 1/2020, emessa da quest’ultima in data 10.02.2020 ed avente ad oggetto la terza rata del contratto di sfruttamento del marchio “Sampdoria” per la stagione sportiva 2019/2020. Il pagamento di € 400.000 (quattrocentomila/00) del 30.11.2020, così come quelli indicati nell’atto di deferimento – € 25.000 (venticinquemila/00) il 15.10.2020, causale pagamento acconto ft. 1/2020 e ft. 12/2019, € 20.000 (ventimila/00) il 13.11.2020, causale pagamento acconto ft. 1/2020, € 100.000 (centomila/00) il 23.11.2020, causale pagamento acconto ft. 1/2020, € 30.000 (trentamila/00) il 09.12.2020, causale pagamento acconto ft. 1/2020 – risultano non soltanto legittimi ma anche dovuti, in quanto corrispettivi di prestazioni ricevute e regolamentate in contratti stipulati dalla precedente proprietà.

Inoltre, condividendo pienamente quanto affermato dalla decisione di primo grado, i fondi ottenuti dalla UC Sampdoria S.p.A. in forza del Finanziamento SACE sono stati lecitamente utilizzati per il pagamento di debiti nei confronti di Sport Spettacolo Holding S.r.l., in modo coerente con il dettato normativo dell’art. 1, 2° co., lett. n) e n bis) D.L. 23/2020 (convertito nella Legge n. 40/2020), dal momento che, come afferma la decisione di primo grado, «si tratta infatti di debiti di natura commerciale (derivanti dal contratto di sfruttamento del marchio e dalla locazione di immobili) che in quanto rientranti nella nozione di “capitale circolante” soddisfano pienamente il vincolo di destinazione previsto dai “Finanziamenti SACE”