E' UNA QUESTIONE DI ORGOGLIO

07.04.2017 12:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
E' UNA QUESTIONE DI ORGOGLIO
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

L'ennesima polemica strumentale di una stagione, sotto questo punto di vista tra le peggiori della storia della Reggina, riguarda la presenza di pubblico allo stadio Granillo.

Assodato che l'attuale zoccolo duro del tifo si aggira sulle 4mila unità, assodato che i risultati portano inevitabilmente ad un incremento della partecipazione popolare, voler puntare il dito per il pensiero del presidente Praticò, espresso in particolare nella trasmissione Reggina in rete di lunedì scorso, è voler, consapevolmente o inconsapevolmente, gettare ulteriore veleno addosso ad una società che oggettivamente ha colpe zero sotto l'aspetto della passione e dell'impegno per la comunità.

Il problema è un altro e lo abbiamo sottolineato da inizio annata calcistica: capire e comprendere se la  Reggina interessa a tutti e se tutti comprendono il valore che ha assunto e che assume la squadra della città.  "Vogliamo o no la Reggina?", il quesito posto alla vostra attenzione.

Non si tratta semplicemente di andare allo stadio o comprare i giornali, ma solo e soltanto di una mera questione di "benevolentia" verso una risorsa e un legame profondo che è capace di unire e non è stata mai in grado di dividere. Non accondiscenza verso tutto ciò che la dirigenza sceglie di fare, il ruolo dell'informazione è quello di dare le notizie nude e crude alla gente

Ma la Reggina deve essere interpretata come un punto di eccellenza e un orgoglio per l'intera comunità. "E' la cosa meno importante delle cose più importanti", è un fenomeno sociale e una passione che si tramanda da generazione in generazione. Ecco, se manca questo orgoglio di sentirsi tutti uniti sotto un'unica bandiera, forse manca un pò di amor proprio verso le nostre origini. E in questi ultimi mesi, l'orgoglio collettivo è mancato in qualcuno, che ha preferito l'interesse personale...

Dunque, nel caso specifico, non si tratta di riempire i gradoni di uno stadio, ma di sentire propria una squadra di calcio che, prendendo in prestito il motto di un famoso club, è "mas que un club", o semplicemente, come c'è riportato nel colletto della maglia della Reggina, "Orgoglio Reggino".