L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

13.08.2017 15:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it.

 

Buongiorno Direttore,
Oggi mi trovo a scrivere perché ieri ho letto alcune cose che non mi sono proprio andate giù. Non so se chi ha scritto abbia visto le partite allo stadio o da casa o addirittura non le abbia viste, e si, perché dire che Bianchimano sia un calciatore qualunque, a mio parere e non solo, tenuto conto di quanto tutti gli addetti ai lavori acclamassero la sua riconferma nel recentissimo passato, non corrisponde al vero. Ricordiamo l'impulso dato col suo impiego costante alla trama offensiva, nello scorso campionato, in fisicità, combattività e SOSTANZA. Il gioco ha assunto un incisività diversa, vedi Castellammare, la difesa ha respirato meglio mentre quella avversaria si è trovata davanti un'ostica "zecca". Certo non è Messi, ma rispetto ai tanti nomi che qlcn tira fuori, reperibili anche al discount, io mi tengo stretto il nostro "Guerriero Andrea" con la sua inesperienza, con la sua determinazione, con le sue gambe lunghe che lo fanno caracollare, con il suo cuore di gran combattente.
Poi le questioni "politiche" le lascio a chi di dovere, tenendo conto che è un bene della Reggina sino al 2019, da tutelare e valorizzare, salvo diverse decisioni.
Forza Reggina

Massimo

LA REDAZIONE RISPONDE: Il giudizio tecnico su Bianchimano è indiscutibile, anche se il buon Andrea deve gonfiarne tante di reti prima di poter sperare in chiamate importanti 8ammesso che abbia avuto chiamare di caratura superiore alla Reggina, non trascuriamo questo dettaglio...). Il problema, se così si può chiamare, è quello di dover tutelare sempre e comunque il bene della Reggina. Poniamo il caso voglia andare via, Basile e la società devono semplicemente tutelare il loro investimento e dare via il calciatore ad una cifra congrua, anche percHé sono nella posizione di non farsi prendere dal collo da nessuno. Di contro, se è la società che vuol mandare via Bianchiamno (cosa che a parole non si mai palesata), allora ci si ricordi che la Reggina viene prima di tutto e di tutti.

 

Caro Direttore,

oggi al centro della notizia non ci sono solo le prime tre partite del prossimo campionato di Serie C e la disputa delle partite di Coppa Italia della stessa categoria, ma anche la questione stadio. Quest'ultima figlia  del rinvio della partita di coppa Reggina- Catanzaro.

Alcuni suoi colleghi, grandi economisti, veggenti infallibili del senno di poi   e finanzieri d'altissimo bordo, nostalgici di tempi non certo edificanti della storia amaranto, rivangano un certo progetto dell'ex Presidente della Reggina Calcio che, peraltro,  progetto non era ma solo un'idea fantastica, oggi bizzarra, visto che per poter realizzare uno stadio occorrevano ed occorrono diversi milioni di euro che certo la Reggina Calcio a quel tempo non poteva avere (in realtà forse non li ha avuti mai), anzi, era tanto oberata di debiti che è stata sottoposta a procedura fallimentare, ma su ciò questi suoi colleghi sono stati obliati dallo sfrenato desiderio di colpire l'attuale Sindaco anche a costo di addebitargli colpe che lui non ha. Si potrebbe obiettare, ma il finanziamento per la realizzazione dello stadio l'avrebbero potuto garantire operatori economici esterni alla Reggina Calcio, magari stranieri. Chi ? gli australiani ? Chi avrebbe mai investito una fortuna per la costruzione di una struttura che sarebbe dovuta essere utilizzata da un soggetto ormai in fase terminale?

Mentre questi due suoi colleghi, attribuiscono la colpa della mancata realizzazione del "progetto stadio" all'attuale Sindaco. In realtà il Sindaco non si oppose alla costruzione del nuovo stadio, come avrebbe potuto visto che nessun progetto esecutivo fu mai  presentato ad alcun ufficio competente, ma solo non accettò di far demolire il Granillo.

E' come avrebbe potuto far distruggere solo dopo meno di quindici anni una struttura che costò e forse costa ancora ai cittadini reggini diciotto miliardi di lire più interessi, presi a mutuo dal Credito Sportivo? L'espressione reggina: "parruni mi fannu sputazza" è sempre valida.

Questi signori parlano, anzi scrivono,  di stadio di proprietà. Proprietà di chi? Vivono a Reggio Calabria o su Marte. Questa è una città in perenne crisi economica e purtroppo anche sociale con una disoccupazione giovanile oltre il sessanta per cento, un reddito pro capite tra i più bassi d'Italia e non solo, un'economia ai livelli della Grecia, con tutto il rispetto per la terra dei nostri avi.

E' pura follia! Solo poterlo immaginare.

Tornando al rinvio della partita di Coppa Italia, non ci sono motivi ufficiali, ma s'intuiscono. Certo arrivare ai 31 Luglio per fare una perizia sui lavori da eseguire allo stadio ed ai primi d'Agosto per inviare degli inviti all'offerta a ribasso  per la messa a norma  dello stadio di calcio quando si prevedono già a conclusione della stagione agonistica le date d'inizio della nuova non è il massimo. Qualche altro suo collega, non conosco il nome perché non si firma nell'articolo, bontà sua,  comunque, diverso dai due citati sopra e di altra testata giornalistica on line, ha scritto: "Nel chiederci come mai non sia stato possibile fissare una gara d'appalto nel mese di Giugno o di Luglio...."

Questo giornalista o pubblicista che sia , non è stato alla conferenza del Sindaco? Sembrerebbe proprio di sì come si evince dal contenuto dall'articolo. Allora, perché non ha posto il quesito al primo cittadino? Quale persona più adatta avrebbe potuto risolvere il suo problema ? O meglio ancora, non avrebbe  potuto porre il quesito  al Dirigente dei Lavori Pubblici  il quale gli avrebbe chiarito i motivi tecnici e finanziari di questo ritardo, cosicché avrebbe fatto sogni più tranquilli?

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, la "questione stadio" è più seria di quella che è stata fatta passare da qualche soggetto che sostiene di avere un potere informativo sol per il fatto del possesso di 100mila mi piace sulla pagina Facebook. Il problema di questa città, dove le situazioni miserevoli sono una necessità in un contesto economico disastroso e condizionato da gruppi di potere vario, magari per poter portare a tavola un tozzo di pane o per potersi comprare un pacchetto di sigarette,  o solo anche per definirsi "fotiani", "scopellitiani", "praticoti", "piddini", "fascisti" o altro, ci si fa la bella faccia con gli articoli sdegnati "Andate a casa di... e chiedetegli scusa!!!", oppure "Era meglio quando c'era Lui", oppure "Avete visto che quando c'era Tizio, le buche erano meno grandi e l'acqua non scendeva dalle 20, mentre ore già alle ore 18 non c'è più...". Ma oramai ste cose fanno ridere pure le galline e forse questa è la causa principale dell'oramai frequente caduta di poderosi rami dai secolari alberi del Lungomare Falcomatà, tanto sono ridicole certe tesi e certi scritti da "gruppo Facebook". Basile, nell'ultima conferenza stampa, disse di lui che non ha l'anello al naso: e anche molti reggini, tranne quelli che devono votare "pi l'amicu" oppure devono professare su Facebook la loro militanza e appartenenza politica, "perché magari un giorno si libera il posto all'AVR", hanno oramai fatto capire che il loro naso è libero da pendagli di qualsivoglia genere. Detto ciò, lo stadio Granillo rappresenta un problema molto serio, che potrebbe davvero cronicizzarsi a lungo andare. A livello di capienza è una sorta di cattedrale nel deserto, contando che da anni oramai lo zoccolo duro del tifo si attesa sui 3mila spettatori, eccetto qualche gara particolare (derby o playoff), dove comunque in rarissime circostanze si è superato i 10mila spettatori (2011 con il Novara e 2013 con il Bari), ma sopratutto, a livello di manutenzione, è una sorta di bagno di sangue con pochi pari. Il Comune, oberato da problematiche ben più urgenti, in una città dove spesso i servizi essenziali sono assenti, molto spesso deve "scegliere" cosa sistemare per primo. La soluzione ideale sarebbe stata ed è quella di affidare l'impianto di viale Galilei ad una società che se ne potesse prendere cura: ma va da se che l'attuale Reggina ha dovuto persino chiudere la Tribuna Est per "rientrare" delle tante spese da sostenere (ricordiamo i 10mila euro per l'utilizzo del Sant'Agata e altro ancora). L'idea dell'ex presidente Foti, era tutt'altro che da scartare o da buttare, peraltro affidata a professionisti rinomati del settore e non i classici "carrialande", abbastanza frequenti nel mondo del calcio, sia italiani, che uruguagi, che di altra nazionalità. Certo è che nelle condizioni disastrose nella quale si trovava la fu Reggina Calcio (ora si fanno le polemiche per 200 euro dell'albergo di Martino o i 900 euro del ritiro a Roccella, altri tempi e altre cifre rispetto ai 20 milioni di euro di passivo accumulato dalla ex Reggina Calcio e nessuno fiatava......), i costi non potevano essere accollati al club amaranto, ma l'ex massimo dirigente aveva pensato a dei programmi speciali, non ultimo un fondo americano e il progetto Lega serie B Futura, idearto dall'ex oramai ex massimo dirigente della Lega cadetta Abodi. Non si poteva di certo chiedere e presumere un aiuto economico da parte dell'Ente comunale, mentre sarebbe stato curioso andare a leggere articoli o pensieri di allora di coloro che oggi sio lamentano dalla chiusura della Tribuna Est... A parte le polemiche, il problema Granillo c'è e probabilmente continuerà ad esserci ancora e come nel 1990 realizzare un Centro Sportivo dove ospitare l'attività del club, sembrava una cosa da fantascienza, chissà che unendo le sinergie giuste, Reggio Calabria non possa avere tra qualche tempo l'idea di avere un nuovo impianto sportivo: a Cosenza, esempio, sono iniziate le procedure burocratiche per realizzare un nuovo stadio... . Utopia, fantascienza? Può darsi, ma non è detto...