GAGLIARDI E ZANIN SONO PER QUESTA SQUADRA...
IL DISCORSO DELL’OTTIM ISTA
“Mancano 16 partite al termine del campionato e in linea teorica se dovessimo vincerle tutte, la squadra conseguirebbe 48 punti che sommati agli attuali 22 ci farebbero arrivare a 70 il che significherebbe play off certi. Ma siccome per salvarci, ne servono circa 50, ci mancano 30 punti e non è una chimera realizzarli, salvo che ha fine torneo la classifica non venga modificata per ragioni economiche “.
IL DISCORSO DEL PESSIMISTA
“Mancano 16 partite al termine del campionato e se dovessimo giocarle tutte come a Novara, di calcio a Reggio se ne riparlerebbe nel prossimo millennio, non tanto per il gioco, quanto per le occasioni mancate e i torti arbitrali. Questa sconfitta e la concomitante vittoria del Bari sul Pescara, ci riportano a 7 punti dalla salvezza diretta e a 5 dalla disputa dei play out.
IL DISCORSO DEL RAZIONALE ( RAGIONATORE )
Oggi abbiamo buttato alle ortiche una buona occasione per mantenere viva la speranza di salvezza . Il duo Zanin-Gagliardi con il 4-5-1 aveva individuato il modulo giusto, con Strasser davanti alla difesa e Fishnaller o Gerardi in appoggio a Di Michele, ed risultati non si sono fatti attendere… Con la formazione mandata in campo a Novara ,con il solo Di Michele ad impensierire la difesa piemontese , il messaggio ricevuto da Aglietti e dai suoi uomini è stato : SIAMO VENUTI A NOVARA PER IL PUNTICINO.
Forse qualcosa in più si sarebbe potuta ottenere con un Di Michele meno affetto da driblomania e meno esposto al fuorigioco ed un Maicon più in palla.
La sconfitta abbassa l’asticella del morale amaranto, anche perché viene meno il consolidato principio “ SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA “. Non che il Novara ci abbia surclassati, ma agli amaranto è venuta meno la caratteristica che li aveva , contraddistinti con la nuova dirigenza tecnica, ovvero ripartenze veloci , con Pambou e Sbaffo in cabina di regia e quindi obbligo per gli avversari di non scoprire troppo la difesa. Arretrando Pambou davanti alla difesa al posto di Strasser e lasciando a Sbaffo più compiti di copertura che di tre quartista , la squadra ha avvertito la mancanza di spinta in fase di possesso…cosa che non si è ripetuta nella ripresa quando la Reggina si è ben battuta per il pareggio inserendo nella mischia l’artiglieria pesante con Gerardi, Dumitru e Fishnaller. Il Novara schierato da Aglietti con il 4-3-3- era reduce da 5 sconfitte consecutive ( Padova, Brescia, Siena, Avellino e Bari ) con le ultime tre partite in casa perse contro Brescia,Avellino e Bari per cui giocava con il cuore in gola. Si era ipotizzato per la squadra piemontese una partenza razzo, ma ciò non si è visto,anche se per il primo tempo gli ospiti sono stati più guardinghi e a fine gara ci è tornata in mente la partita disputata a Trapani ,con Atzori che ha voluto rivoluzionare la squadra e siamo tornati in sede con 4 reti al passivo.
La Reggina recrimina per l’annullamento del goal di Di Michele per un fuorigioco inesistente. Riviste le immagini concordiamo con il commentatore di Sky, che al massimo Di Michele era in linea con i difensori novaresi e quindi ci sembrano pertinenti le proteste del patron Foti a fine gara non solo con l’arbitro Gavillucci, ma anche,sembra, con il designatore arbitrale Domenico Messina. Ma quando le ciambelle devono nascere senza buco ogni occasione è buona per recriminare…infatti, Maicon in occasione del goal annullato, a tu per tu con il portiere avversario, avrebbe potuto e dovuto sparare una cannonata da spaccare la rete, come ha detto l’ex bomber amaranto Aglietti, a fine partita. Si usa dire che l’esperienza è la somma delle fregature e speriamo che il gesto di altruismo del brasiliano gli possa servire da monito per occasioni future.Da li a poco( 28’ ) il Novara su azione susseguente a calcio d’angolo, passa in vantaggio con Rubino che fa da sponda per Sansovini, il trentaquattrenne romano, che sigla la sua seconda rete per il Novara.
Ma tutta la squadra calabrese oggi non è sembrata al meglio. Non abbiamo rivisto la cattiveria agonistica delle prime quattro partite di questo 2014. Dall’ Oglio ha sbagliato in più occasioni e Sbaffo ha dato qualcosa in più come trequatrista che a sostegno del centrocampo. Barillà, che si è fatto carico dell’errore di marcatura verso Sansovini, in occasione del goal, ha offerto un maggiore contributo quale centrocampista in fase di possesso ,che difensore sulla linea dei terzini. Anche Pambou è apparso sottoutilizzato venendo meno le sue ripartenze e verticalizzazioni per i nuovi compiti assegnati. E’ vero che Gagliardi e Zanin, nella ripresa hanno cercato di dare maggiore spinta offensiva, spostando Barillà in avanti e arretrando Foglio , e gettando nella mischia il potenziale offensivo di cui disponevano ( Gerardi, Dumitru, Fishnaller ) ,ma a parte un predominio territoriale della squadra amaranto, non è stato possibile riequilibrare le sorti dell’incontro. Sabato ospiteremo il Varese. Non ci crucifiggiamo per questa sconfitta, che si poteva evitare. Gagliardi e Zanin sono per questa squadra i leaders non solo istituzionali, ma anche carismatici, per il clima che hanno saputo ricreare all’interno dello spogliatoio e non mancherà loro l’opportunità e la capacità, di mandare alla squadra un messaggio chiaro, completo, conciso e di fiducia.
Nostri graditi ospiti di oggi, gli amici Franco Leotta, cardiologo in Venezia e Padova, Demetrio Pavone da Mestre, e un terzo amico che chiede di mantenere l’anonimato :
FRANCO LEOTTA -VENEZIA
Quando vai per pareggiare ,la partita la perdi. Un punto in serie B non serve a niente. Il solo di Michele non poteva trovare sbocchi nella difesa avversaria …,quando gli attaccanti erano in panchina. Devi andare a Novara per giocarti la partita sapendo che i tuoi avversari vengono da un periodo nero. Maicon davanti al portiere avrebbe dovuto spaccare la rete. Sansovini ci aveva puniti già l’anno scorso a La Spezia. Gli errori si pagano perché se vai sullo 0-1 cambia tutta l’impostazione. Sabato c’è Cittadella –Novara, ma noi non dobbiamo guardare quello che fanno gli altri, ma pensare a partita dopo partita
DEMETRIO PAVONE-MESTRE
La Reggina è andata a Novara per prendere un punto e ne ha persi tre. Non si può smembrare una squadra che aveva finalmente fatto bene dalla gara col Bari in poi per compromettere una partita. L' assenza di Strasser si è sentita e con Di Michele da solo non si fanno gol. Per salvarci, bisogna GIOCARE , non essere attendisti, altrimenti si perderà sempre. Oggi, squadra non concentrata in gara fondamentale.
ANONIMO
Approccio alla partita sbagliato. Non si può affrontare una gara che vale doppio senza attaccanti veri ! Non c' è stato coraggio . Le gare non iniziano al 30' del secondo tempo. Di Michele, studia bene la regola del fuori gioco ( basta avere un piede, un ginocchio o la testa avanti rispetto alla linea del pallone per esserlo).Sbaffo, non ci siamo ( un ufo a centrocampo), Maicon, coraggio davanti alla porta spalancata : non serviva essere altruista e passare il pallone a Di Michele a rischio fuori gioco .