Fischnaller e Gerardi, di riffa o di raffa...
Introduzione
Entrambe le squadre sono scese in campo ampiamente motivate verso la vittoria. I padroni di casa per spezzare la spirale negativa dopo tre sconfitte consecutive e restare agganciati al treno play off, gli ospiti per tirarsi fuori dai play out. Il risultato finale ,seppur giusto per quanto visto in campo, ha deluso gli uni e gli altri. L’ 1-1 lascia irrisolti i rispettivi problemi .Considerando il periodo carnevalesco, a Modena ,avranno pensato che con la Reggina si potesse scherzare ,mai ipotizzando che alla fine la loro squadra sarebbe uscita dal campo… salutata… dai primi fischi stagionali . La Reggina ringrazia, ma il tifo amaranto è rimasto deluso per il non gioco espresso dalla squadra. Partita,quindi, giocata al piccolo trotto, con carenza di guizzi, emozioni e accelerazioni. Azioni spesso compassate ,centrocampo poco reattivo anche quando spinge alla ricerca del pari .
PRIMO TEMPO
Le squadre sono scese in campo non al top degli schieramenti. Il Modena era privo del nazionale sloveno Lazarevic e la Reggina presentava una mediana nuova, non tanto negli uomini, quanto nei compiti affidati ai singoli, causa l’assenza di diversi titolari . La mancanza di Colucci, infatti, ha costretto Bombagi a trasformarsi da tre quartista in play maker ,per cui piazzato davanti alla difesa, ha gestito palloni e dato il via all’azione .Ne son venuti fuori lanci ben indirizzati e calibrati , verticalizzazione e quindi profondità all’azione e anche se non è proprio…Iniesta, nei primi minuti di gioco. L’ex sardo, si è fatto nel complesso, apprezzare di più in questo nuovo ruolo. La delusione è arrivata, invece, dagli eroi di tante battaglie, la catena di sinistra, Barillà e Rizzato,il cui apporto è stato certamente al di sotto del loro standard. D’Alessandro, nel ruolo inedito di centrale interno destro e Antonazzo, hanno svolto discretamente il compitino assegnatogli. La coppia d’ attacco, Comi ,Di Michele è stata poco servita, mentre i tre difensori si sono distinti nel gioco aereo, con qualche sbavatura in occasione del goal modenese.Siamo,infatti, al 33’ e dai piedi di Pagano parte un’azione che fa arrivare il pallone a Piscitella (uno dei due nazionali under 21 del Modena, assieme al portiere Colombi ).L’attaccante mette il pallone alle spalle di Baiocco, ma come un razzo arriva Adejo che per evitare la rete, spedisce il pallone in calcio d’angolo. Lo calcia lo stesso Piscitella e sugli sviluppi Gozzi di testa imbecca Ardemagni che lasciato solo nell’area piccola ,non ha difficoltà a mettere in rete. 1-0 per il Modena. I goal la Reggina li prende sempre allo stesso modo : marcatura a uomo o a zona, gli attaccanti avversari si trovano spesso liberi di battere a rete. Quale il problema ? Di piazzamento ? Di lettura dell’azione di gioco per coprire lo specchio della propria porta ? Di riposizionamento in relazione alle continue evoluzioni delle situazioni di gioco ? Di mantenimento delle distanze ? Di orientamento nell’approccio all’intervento ? Di presa di posizione in marcatura dell’avversario ? A Dionigi la/le risposta/e la/le terapie.
SECONDO TEMPO
La Reggina è troppo attendista nel far ripartire l’azione, anche se preme. Qualche iniziativa lascia il tempo che trova. Inizia il valzer delle sostituzioni.Al 59’ il Modena sostituisce l’ex Pagano con l’altro’ex Nardini,al 64’ Gerardi prende il posto di Comi , al 75’ Osuji sostituisce Sturaro, al 76’ D’Alessandro lascia il posto a Fischnaller ,al 77' Mazzarani per piscitella e all’ 83’ Campagnacci subentra ad Antonazzo .Tutto il potenziale offensivo reggino è in campo.Perso per perso, Dionigi mostra i denti ,rischia il tracollo,ma applica il principio “ la migliore difesa è l’ attacco” . Troppo tardi ? Neanche la famosa prova del nove in matematica ci garantisce la certezza del risultato, figuriamoci nel calcio. Il risultato alla fine gli dà ragione e quando siamo ormai a 90 secondi dalla fine del terzo dei tre minuti di recupero, in seguito ad una punizione la palla passa da Di Michele a D’Alessandro che serve Campagnacci che manda verso Fischnaller che “ di riffa o di raffa “ fa pervenire la palla a Gerardi che insacca.Il pareggio è raggiunto.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il Modena ,pur senza strafare, ha avuto a centrocampo un Moretti in più. La Reggina si è avvalsa dell’esperienza di Di Michele, ma non è stata sufficiente a costruire gioco di qualità. L’azione amaranto si è sviluppata... alla moviola. Ciò che sembra mancare a questa Reggina ,non sappiamo se chiamarla tranquillità o coraggio nei singoli. Spesso vediamo gente che tratta la palla come un carbone ardente tra le mani e non qualcosa da gestire prima con la testa e poi con i piedi, si cerca il disimpegno corto invece che lanciare il compagno negli spazi o manca la precisione nel passaggio lungo e profondo. Vorremmo vedere un gioco di maggior qualità, più concreto, meno lezioso, più coraggioso, con maggiori tiri in porta, equilibrato nelle due fasi di possesso e non possesso , elastico ,ovvero modificabile in rapporto agli avversari o alle emergenze.Al Braglia, Gerardi, non poteva inaugurare meglio la sua avventura in amaranto e gli vorremmo ricordare che prima di lui hanno indossato la stessa maglia Campioni del Mondo come Causio,Perrotta e Pirlo, ma anche kallon,Dionigi, Bianchi. Borriello,…a parte Di Michele, che tanto successo hanno avuto in carriera.Gli inglesi usano dire : life is a moment,this is one ( la vita è un momento, questo è uno di quelli ),per cui ,caro Federico ,tratta con amore il colore amaranto ,non si sa mai cosa ti può riservare il futuro!
Abbiamo raggiunto telefonicamente il dott.Franco Leotta, noto cardiologo tra Padova e Venezia, innamorato della SUA Reggina:
“Si paventa la serie C. Il portiere, forse avrebbe potuto fare qualcosa in più sul goal,anche se Ardemagni gli si è presentato solo e a qualche metro di distanza. In difesa manca il leader. Il primo cambio non l’avrei fatto attaccante per attaccante ma sostituito un centrocampista per un attaccante, passando quindi,prima al tridente o se si preferisce al 4-2-4.I nostri attacchi si possono contare con il contagocce. Si avverte carenza negli schemi di gioco. Rizzato è stato capitano silenzioso, forse deluso per il mancato trasferimento allo Spezia e Barillà spettatore non pagante in tribuna coperta. Bombagi è stato l’unico che ha verticalizzato. Questa squadra non ha un gioco. Le nostre concorrenti fanno punti dentro e fuori casa.
Il Modena era in fase calante, veniva da tre sconfitte consecutive, e il nostro centrocampo non ne ha approfittato. Aumenta di più la rabbia per l’esclusione di un uomo come Sarno, che sa per 30-40 minuti a chi passare la palla , liberare un uomo davanti alla porta, dare fantasia e originalità all’azione.I due goal non sono frutto di azioni ragionate, ma la risultante di eventi fortunosi. Anche Di Michele deve essere un tantino più altruista.Gerardi è giocatore d’area e ci può dare una mano .Togliere Comi è stato solo una follia. Campagnacci o si mette dall’inizio o non riesce ad entrare in partita. Fishnaller credeva di avere davanti la porta di ruby.Non meritavamo certamente di perdere in quanto anche Ardemagni non è andato sopra le righe.Romiti è stato il fulcro della difesa modenese.