REGGINA-LATINA 0-1 - Si spegne la luce, si apre il baratro

05.04.2014 20:14 di  Giovanni Cimino  Twitter:    vedi letture
REGGINA-LATINA 0-1 - Si spegne la luce, si apre il baratro
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© foto di Federico De Luca

E' finita? Così pare. L'avevamo presentata come una finale, è arrivata invece una sconfitta che onestamente spegne le velleità salvezza della Reggina. Una Reggina abulica, spenta, senza idee, senza mordente e spirito, tutto il contrario di una squadra che dovrebbe "mangiare l'erba", aggredire l'avversaria, intimorirla e colpirla, regala la vittoria al Latina di Breda e continua a non vincere in casa: il Granillo è divenuto oramai terra di conquista, forse come non mai nella Centenaria storia della prima squadra di calcio della città di Reggio Calabria. Quello che era un catino inespugnabile, oggi è "generoso" di regalie per squadre in cerca di punti e di gloria.

 

LE FORMAZIONI - Zanin e Gagliardi sorprendono tutti mandando subito in campo Fischnaller, insieme a Dumitru e Di Michele. In mezzo, un solo mediano di ruolo, Strasser, con Maicon e Sbaffo adattati ad interni, conferma per Frascatore a sinistra. Un 4-3-2-1 mutabile a secondo della fasi di gioco e dei momenti della gara.

Breda conferma le intenzioni della vigilia, ripropone Esposito e Crimi, mentre sceglie Bruno al posto di Morrone.

 

PRIMO TEMPO - In avvio di partita, dopo soli due minuti di gara, occasione per il Latina: verticalizzazione per Paolucci che va via a Lucioni, Pigliacelli saltato e poi lo stesso Lucioni salva sulla linea il tentativo. Gli ospiti sono subito aggressivi, travolgono da subito la Reggina in mezzo e gli amaranto si palesano parecchio imprecisi nei dialoghi palla a terra. La risposta amaranto però è da matita rossa: traversone dalla sinistra, la difesa libera come può, poi Fischnaller recupera palla in piena area e conclude angolando la sfera all'angolino basso, di pochissimo a lato.

Gli amaranto vengono avanti cercando la soluzione giusta, applicata male, anche per merito del Latina, vale a dire quella di attaccare lo spazio in velocità.. Dumitru, Di Michele e Fischnaller, sono molto mobili, ma si preferisce concludere in porta da fuori, come Dumitru all'10', Sbaffo al 12' e Fischnaller al 19'. In mezzo, una grandissima opportunità per i pontini, con Ristovski che sfonda facile sul versante sinistro amaranto, mette in mezzo per Jonathas, che in spaccata sfiora la marcatura.

Al 24', ci prova Dumitru, che innesca la ripartenza, va via veloce, salta due uomini e prova la conclusione dal limite, prevedibile però, Iacobucci blocca basso. E' il momento in cui la Reggina sale di tono. Strasser recupera una serie di palloni in mezzo, la squadra riparte, pur senza pungere particolarmente. Al 35', lancio mmillimetrico di Maicon per Dumitru, Cottafava copre e il Latina si salva. Poi, un triplo tacco di fila al 39', viene vanificata dall'uscita bassa di Iacobucci, che anticipa Di Michele da buona posizione.

Il finale è tutto del Latina, che prova a stringere i tempi per siglare il gol del vantaggio. E' Paolucci il più pericoloso, prima con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner, che termina di poco a lato e poi con un inserimento in area, fermato da un provvidenziale intervento di Lucioni. 

 

SECONDO TEMPO - Il Latina sfiora la segnatura dopo appena due giri d'orologio, con un lancio in area per Jonathas e il buco di Lucioni, poi il brasiliano si dimostra in giornata così e così e Pigliacelli gli ruba il pallone in uscita.

La partita diventa brutta e monotona. Il Latina è perfetto in fase di non possesso, non sbaglia nulla e quando gli avanti amaranto hanno palla, sono aggrediti da due-tre uomini, ma in avanti, pur avendo spazi, anzi praterie, combinano ben poco, mostrandosi più che altro poco convinti. La panchina ordina il cambio e richiama Strasser (l'unico centrocampista centrale di ruolo in campo) per Pambou, la prova amaranto si fa sempre più nebulosa e insipida. Le conclusioni da fuori di Viviani, fanno il solletico a Pigliacelli e il Latina dimostra di accontentarsi, anche se Breda per qualche minuto mette la terza punta in campo, Ghezzal. Il Granillo si spasientisce sempre più, la prova della squadra è orribile. Si sveglia Sbaffo, che prova due-tre serpentine in solitaria, ma poi le soluzioni provate dai calci da fermo sono  tutti sprecati malamente.

Al 66', Frascatore va vicino al pari con un diagonale che sfiora la traversa. E' l'ultima emozione di una gara che sembra trascinarsi verso lo 0-0. Entrano Gerardi e Foglio, escono Di Michele e Dumitru, la Reggina crea il nulla.

E a tre dalla fine, combina la frittata. Serie incredibili di rinvii sbagliati, interventi sballati, diagonali mal riuscite e, ciliegina sulla torta, l'errore di Pigliacelli che invece di rinviare facile, spazza corto con il piede e rimette la palla in gioco e in particolare Jonathas, che controllo e scaglia un bolide che s'insacca e spegne le poche voci del Granillo, 0-1 Latina.

I quattro minuti di recupero, servono a pochissimo: il Latina di Breda può festeggiare tre punti d'oro, la Reggina guarda davanti a sé, il tunnel buio del baratro..

 

COMMENTO - Limiti caratteriali, errori nelle scelte, la Lega Pro si avvicina. L'unica certezza dopo la gara odierna, che segna l'ennesimo ko stagionale in casa, è che la Reggina si avvia ad un mesto e enigmatico ritorno in terza serie. Restano nella mente le scelte cervellotiche della panchina, resta la prova senza orgoglio di una squadra che invece dovrebbe lottare con il sangue negli occhi. Quando la Reggina deve vincere, perde, crolla, non gioca e spegne tante chance di permanenza. Ora, si spera solo che non sia una lunga via Crucis, un lungo calvario, una lunga sequela di figuraccie e di prove deprimenti e ingenerose verso una piazza che continua ad amare la Reggina. Si apre il periodo delle risposte, sincere, oneste, da parte di chi si è reso responsabile di questa debacle: la piazza merita quella trasparenza che manca oramai da lungo tempo.