REGGINA-BENEVENTO 0-2 - Il Granillo terra di conquista, ai sanniti bastano due accelerazioni per ritornare in vetta

29.11.2014 20:12 di  Antonio Paviglianiti  Twitter:    vedi letture
REGGINA-BENEVENTO 0-2 - Il Granillo terra di conquista, ai sanniti bastano due accelerazioni per ritornare in vetta
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Lo avessero raccontato qualche anno fa ai tifosi di fede amaranto, questi avrebbero risposto con fragorose risate. Nel 2014, però, l'incubo Reggina è vivo, tangibile con mano. La percezione di uno stadio deserto, emulando contesti già visti a Bari nel recente passato o a Napoli un decennio fa, si è trasformata in realtà questa sera, quando la Reggina ha concesso la passerella stagionale al Benevento di mister Brini.

I sanniti hanno dovuto fare davvero poco per conquistare l'intera posta in palio in riva allo Stretto, potendo brindare al gol del vantaggio dopo neanche 120'' di gara. Un errore di Armellino, conferito al ruolo di regista per l'occasione, ha spianato la strada ai campani con Campagnacci bravissimo a favorire l'inserimento di Alfageme, ammirato da una retroguardia amaranto inerme. La reazione dei calabresi non è mai arrivata, difficile farlo con una squadra formata da giovanissimi uscenti dal vivaio e con un modulo ove diversi elementi sono risultati fuori posizione. Francesco Perrone, ad esempio, nato e cresciuto come tornante offensivo e seconda punta, ha dovuto badare prettamente a compiti difensivi svolgendo il ruolo di terzino sinistro; Tortelli, infatti, ha preferito lasciare Syku in panchina nel suo 5-3-2 dirottando Karagounis al centro della difesa in un ruolo chiaramente non suo.

Il Benevento, sfruttando l'incapacità degli amaranto di pungere anche nelle rare occasioni in cui sono riusciti ad affacciarsi dalle parti di Pane, hanno bissato l'iniziale vantaggio con il difensore Scognamillo. Il centrale campano si è reinventato goleador sfruttando un buco difensivo di Ungaro e beffando il povero Kovacsik che ha potuto solo raccogliere la sfera in fondo al sacco. I sanniti, addirittura, prima del duplice fischio hanno rischiato di fare il terzo gol con una magia di Mazzeo infranta sul montante alto della porta avversaria.

A inizio ripresa Tortelli ha parzialmente sistemato la squadra proponendo il 4-3-3 in virtù dell'inserimento dell'attaccante Masini in luogo di Perrone e richiamando in panchina Aquino per Ammirati.  Gli amaranto, però, non hanno saputo sfruttare la ghiotta occasione di poter giocare in superiorità numerica per tutto il corso della ripresa. Alfageme, infatti, è stato ingenuo a fare ostruzione su Karagounis guadagnandosi il secondo giallo di giornata e lasciando i propri compagni in dieci. Tortelli si è giocato il tutto per tutto con l'ingresso di Alessio Viola senza cambiare il copione della gara.

I minuti finali sono stati conditi da una forte contestazione da parte degli ultras calabresi, contrariati per l'andamento della stagione da parte del club amaranto. Reggina all'ultimo posto della graduatoria e presidente Foti costretto a lasciare la tribuna scortato dagli steward vista l'invasione dei supporters calabresi in Tribuna Ovest.