REGGINA - Per ora più principi che solide realtà: si lavora in casa amaranto

"Il mio modello di gioco, non sistemi ma princìpi”, il titolo della tesi con il quale il tecnico della Reggina, Maurizi, ha conseguito il Master Uefa Pro a Coverciano.

Non si può dire che di princìpi, la Reggina di Maurizi, non ne abbia, ma dopo appena quattro giornate di campionato e due gare di Coppa, si intravedono solo quelli più che gioco fluido e condizione fisica, nonché "sostanza psicologica"

Resta ovviamente e chiaramente sospeso il giudizio sulla formazione amaranto, che come è giusto che sia, avrà ancora ulteriori step e verifiche per poter dimostrare il proprio definitivo e effettivo valore. A tal proposito, le trasferte di Fondi e Francavilla sono due tappe estremamente importanti nel processo di crescita. Non si intende sottovalutare il Racing Fondi, ma parliamo dell'attuale fanalino di coda, che sta per cambiare tecnico: nel torneo in corso, impossibile dare qualcosa per scontato, ma il risultato positivo nel Lazio sarebbe molto importante.

In questo "work in progress" generale, restano da inquadrare e chiarire alcuni dubbi tattici, a partire dall'attacco che, indebolito dall'assenza di Bianchimano, crea e segna poco, così come da risolvere alcuni dilemmi tattici, in primis la necessaria coesistenza sulla sinistra di Solerio e Porcino, come anche la definitiva posizione di De Francesco, spostato come una trottola nelle prime quattro giornate, senza scordare l'accennata fragilità della difesa, sin qui sempre battuta in campionato.

Il cartello lavori in corso è ancora appiccicato sui cancelli del Sant'Agata e lo sarà ancora per un pò, dopo di che (tempi brevi, non biblici), sarà necessario fare legna e provare a dare ai princìpi la concretezza dei risultati.