"Protocollo ripresa, via all'esame del CTS", attesa per l'incontro di giovedì

26.05.2020 14:55 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
"Protocollo ripresa, via all'esame del CTS", attesa per l'incontro di giovedì
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

"Protocollo ripresa, via all'esame del CTS", scrive oggi Gazzetta dello Sport in merito alla riunione di giovedì tra il Governo e la Federcalcio per fissare la data della ripresa della serie A.

"Adesso c’è anche l’orario del vertice decisivo sulla ripartenza. Il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, incontrerà tutte le componenti del mondo del calcio, alle 18.30 di giovedì. L’obiettivo comune è quello di arrivare alla fumata bianca per sera. Che poi sarebbe una data, la data della ripresa del campionato di serie A. Il meeting - in carne ed ossa, niente videoconferenza - non sarà, però, una riunione formale. Ci sono tre fronti da considerare: indicazioni del Comitato tecnico-scientifico del governo, tv, richieste di calciatori e allenatori. E se sul primo fronte, il calcio potrà soltanto ascoltare, sul resto il ministro si aspetta un’atmosfera più distesa fra le componenti e una proposta che dia un seguito alla sua idea di un’offerta televisiva in chiaro per accompagnare la ripartenza.

Un altro clima

Il primo tema è quello del rapporto con gli scienziati del governo. Il protocollo per la ripresa agonistica è nelle mani del Comitato tecnico-scientifico, ma la situazione è decisamente cambiata rispetto al primo confronto, quello in cui il documento per la ripresa degli allenamenti fu sostanzialmente bocciato e la Figc fu costretta a riscriverne una parte (quella sulla quarantena di squadra). È cambiata anche la situazione epidemiologica, la curva dei contagi è decisamente più incoraggiante anche se gli scienziati sono pronti a monitorare l’eventuale «costo» di movide e riaperture varie. Questo, però, dovrà avvenire inevitabilmente dopo l’incontro di giovedì. Quello del Cts sarà dunque inevitabilmente un sì condizionato.

Ottimismo e dettagli

I numeri della curva potrebbero portare però ad attenuare la norma che prevede due settimane di isolamento per tutti i contatti ravvicinati di un soggetto positivo. Gli scienziati non hanno ancora preso in esame il nuovo protocollo, cominceranno oggi e concluderanno domani (il Cts si riunisce ogni giorno). La parte sanitaria del protocollo è praticamente identica al testo già approvato. Per questo si respira un certo ottimismo sulla decisione. Potrebbe esserci, però, qualche dettaglio-suggerimento sulla parte organizzativa nell’arrivo allo stadio e nello svolgimento delle operazioni all’interno dell’impianto, ma niente di irrisolvibile.

Fronte calciatori

Con il fattore tv, c’è però un altro elemento: quello del rapporto con calciatori e allenatori. È impensabile che ci si possa presentare divisi al vertice. In agenda non ci sono incontri della pace dopo la rottura in consiglio federale, ma i contatti fra le parti non si sono interrotti. Damiano Tommasi, presidente dell’Aic, pone il problema dei contratti da prorogare, con la necessità di un accordo fra le parti. Umberto Calcagno, il suo vice, mette all’indice uno degli orari (quello delle 16.30) per le partite, e batte poi sul punto all’origine dello scontro della scorsa settimana: «Per quanto riguarda le norme di iscrizione ai campionati non si riescono a trovare soluzioni condivise: spostare il controllo dei pagamenti degli emolumenti rischia di lasciare molti calciatori senza stipendio per cinque mesi. Fare le cause sui pagamenti degli stipendi di marzo e aprile non è la chiave giusta per noi». Il tema è ancora divisivo: se ne potrebbe parlare prima di giovedì o nel prossimo consiglio federale, che sarà organizzato (si spera) a ridosso della ripartenza.