L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it, pregandovi di essere rispettosi e rimanere nei limiti della dialettica.

 

Buonasera, mi chiamo Paolo e scrivo da Milano, dove vivo da oltre trent'anni e da dove ho continuato e continuo a sventolare il vessillo amaranto.
Vorrei essere conciso per non tediare nessuno...non so se ci riuscirò.
Non ho mai visto la città cosi allo sbando ...e credo che il peggio non sia ancora arrivato.
Una vera sofferenza ..
Per rimanere solo in tema calcistico, se di calcio si può ancora parlare in Italia, mi chiedo: ma è stato un bene che il signor Praticò abbia fatto si che il calcio non scomparisse definitivamente dalla ns città? Mi vengono dei seri dubbi alla luce delle sempre più crescenti problematiche che attanagliano la città, col suo Sindaco in primis e e la nuova società (il problema Sant'Agata )
Assistiamo a degli episodi che definire vergognosi è un eufemismo. Troppe cose non funzionano e i potenziali tifosi non hanno dimostrato di tenere tanto alle sorti della squadra. Ho assistito a Reggina Vibonese di coppa Italia e sono stato preso dallo sconforto...sono uscito dal Granillo, non si può chiamare stadio, desolato! Quattro gatti sugli spalti..un terreno vergognoso, una squadra che non mi ha affatto convinto anche se eravamo agli inizi..
Se a Reggio si vuole fare calcio la gente deve dimostrarlo...troppo pochi gli abbonamenti...troppo poca la gente allo stadio. Reggio non può avere poco più di mille spettatori...cosi non si va da nessuna parte.
La società deve trovare il modo di invogliare gli scettici, fare campagne di sensibilizzazione...cercare di fare dei mini abbonamenti...qualcosa che possa portare almeno cinque mila persone allo stadio. La curva? Ai ragazzi dico che lo sciopero è durato sin troppo...e smettiamola coi diffidati..dimostrate di valere quello che siete, caldi affettuosi persino magnifici in tante circostanze.
Adesso sono sopraggiunti o meglio si sono palesati ulteriori problemi di agibilità e quant'altro. Mi chiedo e vi chiedo: quanto può durare il calcio a Reggio in queste condizioni?
Dobbiamo avere nostalgia del vecchio presidente che, con tutte le colpe che gli si possono addossare, è stato l'unico capace di farci sognare per oltre dieci anni?
Un'ultima cosa la vorrei fare notare al Presidente Praticò: un giorno dovrà spiegare al caro Florio il motivo di tanta indifferenza di fronte a un pezzo di storia della Reggina!
Sarebbe anche un suo dovere spiegarlo ai tifosi.
Un caro saluto a tutti e sempre forza Reggina...

Paolo

LA REDAZIONE RISPONDE: Paolo, ha fatto bene a collegare i destini di Reggina e Città, perché è così. La Reggina va se la Città, ma sopratutto l'aggregazione sociale va. Altrimenti siamo destinati a enormi sofferenze, come peraltro avvenuto nel passato anche ad altre Reggina (anni '70- anni '80). Su Florio siamo davvero costernati: c'è sempre tempo per rimediare: il signor Vito aveva davvero la Reggina nel cuore, anche a decenni di distanza dalla sua esperienza amaranto.

 

Spett.le Redazione,
Senza stadio, senza fideiussione (rischio di —8 in classifica), pochi abbonati, pochi spettatori, poco incasso. Non c'è da stare allegri. Se la città non ci mette un po' di impegno, prevedo la fine del calcio a Reggio(purtroppo). Saluti

Giorgio D.