REGGINA - Foti a Radio Gamma No Stop:"Deferimenti? La situazione della Reggina è nota a tutti"

28.02.2015 13:16 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
REGGINA - Foti a Radio Gamma No Stop:"Deferimenti? La situazione della Reggina è nota a tutti"
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© foto di Federico De Luca

Il presidente della Reggina Foti, è intervenuto sulle frequenze di Radio Gamma No Stop, per parlare dei tanti temi d'atualità legati alla squadra dello Stretto e non solo.

Punto fidejussione? "Ci sarà anche qui una battaglia legale, noi vogliamo dimostrare che il nostro comportamento è basato sulle regole e toccherà a chi di competenza stabilire se il comportamento della Reggina è stato corretto o meno". 

Ultimo deferimento? "Riguarda la situazione economica precaria del club, che è nota a tutti da parecchi mesi. Mi sono rivolto a istituzioni e tifosi, sino a questo momento sono arrivate solo promesse e fatti concreti pochi. Io sono quello che sono e posso fino ad un certo punto. La Reggina avrebbe bisogno di una mano d'aiuto e disponibilità da parte degli altri, fermo restando che sento tante chiacchere, sento che la Reggina ha debiti e quant'altro, ma la Reggina ha un patrimonio importante, il Sant'Agata, un fiore all'oocchiello sul quale la Reggina ha investito tanti soldi, ha valori tecnici e sportivi che devono essere messi sulla bilancia, invece sento di parlarfe di debiti e basta. La Reggina ha diluito questi debiti in quindici anni e speravo di avere il sostegno di altri soggetti, non solo "popolari" ma anche imprenditori. Da parte mia c'è stata grande apertura e tranne qualche iniziativa di qualche singolo, sino a questo momento pochi fatti concreti. La Reggina è interpretata come un evento della domenica e non è così. La Reggina non è di Foti e l'ho detto più volte, la Reggina deve essere senso di appartenenza, da parte della città di Reggio Calabria a tutti i tifosi amaranto".

Azionariato popolare? "Tranne qualche attestazione di tifosi comuni, non ci sono state altre situazioni particolari". 

Sulla parte tecnica: "Ci siamo impegnati a dare maggiore supporto alla squadra. Ringrazio ancora una volta la sensibilità e il senso appartenza di qualcuno come Belardi, Aronica e Cirillo. Abbiamo provato a fare quello che si poteva, sarà il campo a dire se abbiamo fatto bene o male. Cosenza è stato, così come quello di Messina, un episodio estremamente negativo, proprio quando la squadra iniziava a crescere. Io la interpreto come aver molato un pò la presa, anche sulle notizie di defezioni e quant'altro che arrivavano da lì. Mi auguro che già con il Matera la squadra possa dare in termini di determinazione quele risposte che ci aspettiamo. Difficoltà con le piccole? Forse perché si va in campo consci che l'avversario può essere aggredito e se l'avversario è più attento e concentrato, non hai le armi per contrattaccarlo".

Sui reintegri: "Di Michele mi aveva chiesto la disponibilità di far parte dell'organico. Parlandone con il tecnico ho avuto il suo ok e lo abbiamo reintegrato. Lo stesso dicasi per Insigne, che voleva dare il suo contributo alla Reggina, passata la buriana del mercato: è un calciatore di qualità e la qualità ci serve in questo momento. Dall'Oglio e Maita? Resteranno in questa posizione, perché da parte loro non c'è stata un'apertura e non hanno capito le difficoltà del club".

La nomina a coordinatore della commissione sulle riforme Lega Pro:"Non un riconoscimento alla mia persona, ma alla Reggina. Abbiamo idee e contributi da apportare per migliorare questo calcio".

Sul campionato:"E' un torneo che ha grosse lacune a livello di regole. Venga lasciata grande libertà a chi a volte va fuori da queste regole".

Sul calcio calabrese:"Ci sono le stesse difficoltà che hanno anche altre regioni. Sono fallite squadre storiche come Padova, Siena e Bari, altre si sono salvate per il rotto della cuffia. E' il sistema paese in difficoltà, con conseguente difficoltà del mondo del calcio. Bisogna ripartire".