Marino (pres. Olbia e cons. Lega Pro): "La FIGC ci dice di giocare: in caso di playoff coinvolte anche le prime. Decisioni da prendere in fretta"

25.05.2020 22:10 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Marino (pres. Olbia e cons. Lega Pro): "La FIGC ci dice di giocare: in caso di playoff coinvolte anche le prime. Decisioni da prendere in fretta"
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© foto di Andrea Rosito

Alessandro Marino, presidente dell'Olbia e componente del Consiglio Direttivo della Lega Pro, è intervenuto ai microfoni di RaiSport nella trasmissione CSiamo. Tanti i temi toccati nella piacevole chiacchierata diretta da Giacomo Capuano:

"Una situazione del genere come quella del coronavirus si "governa" con il buonsenso, come Lega Pro abbiamo valutato e abbiamo preso alcune decisioni dettate dal fatto che la C è una categoria Prof, ma con basi diverse rispetto a A e B. Non è pensabile che determinate società debbano retrocedere avendo giocato tre gare nel girone di ritorno".

Sulla decisione di fermare il campionato: "Quando abbiamo scelto di chiudere il campionato, ci siamo consultati con gli esperti e 60 medici hanno detto che non si poteva giocare. Lo stesso dottor Castellacci ha espresso la sua contrarietà a tornare in campo".

Domani c'è il Consiglio Direttivo, come sottolineato dal numero uno del club sardo: "Siamo in difficoltà, vedremo che decisione prendere. Parlare anche di playoff e playout impone un format più corto e la possibilità di far giocare prime e ultime. Dobbiamo prima di tutto decidere se c'è o meno la possibilità di giocare e adesso non c'è, anche perché noi, come Olbia, dobbiamo anche andare a giocare in Lombardia. Fondo per pagare spese protocollo? Si può anche creare, ma a quel punto lo si dovrebbe fare anche per la B. Noi dobbiamo mettere sul piatto i pro e i contro: noi abbiamo ipotizzato più squadre, che va a discapito della C, per un anno pagheremo questo prezzo, poi il prossimo anno avviamo le riforme. Si può finire la stagione a dicembre, ma a quel punto i calciatori chi li paga? Non avremo risorse, non ci saranno spettatori. Dobbiamo ragionare con il buon senso, lo dirò anche domani al Consiglio Direttivo".

Sulle riforme: "La semplice riduzione di squadre non risolve il problema, la riforma deve essere fatta in modo tale per valorizzare il prodotto. Fare un girone d'Elite deve permettere di procacciare più risorse, noi come C non riusciamo a fare introiti da diritti tv. Non è poi pensabile avere squadre che spendono 10-15 volte i ricavi: dovremmo applicare un salary cap, altrimenti ci saranno distorsioni e differenze abissali. Bisogna ragionare sulla sostenibilità".

Sulle eventuali dimissioni di Ghirelli: "Secondo me non sussiste questo discorso, la risposta della FIGC sulle proposte della Lega Pro fanno parte della normale dialettica. Piuttosto non risolvere il problema della sostenibilità è il vero fallimento per il Direttivo e su questo dobbiamo lavorare".

Sulle possibili decisioni da adottare in Consiglio Direttivo, Marino dice: "Come Consiglio Direttivo non prenderemo decisioni, piuttosto faremo un ventaglio di proposte da portare in Assemblea e poi attenderemo giovedì per sapere se si ripartirà in serie A. Formuleremo un ventaglio da proposte da presentare in Assemblea e decidere con i presidenti. Il presidente Ghirelli si è confrontato anche con i medici, le cose cambiano in fretta in questo periodo. Nessuna Lega in Europa ha preso in considerazione il modello tedesco, in Francia hanno seguito la nostra strada, di aumentare il numero delle squadre della B, ma intanto hanno chiuso i tornei. Dobbiamo certamente prendere delle decisioni in questi giorni, i giocatori non sanno cosa fare".

Sulla possibilità di tornare in campo con gli spareggi salvezza: "Farei in modo per tutelare il nome della città, io credo che tanti presidenti non vogliano schierare la propria squadra. Ci penserei bene ad andare avanti e scendere in campo, sarebbe comunque una grossa ingiustizia. Noi siamo stati chiari con la D, abbiamo sempre sottolineato che avremmo accettato le nove promozioni. Sul blocco ripescaggi, bisogna sapere, che la precedenza è alle riammissioni, come da norme federali: la reazione alla nostra proposta è stata poco costruttiva".

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