Dalla Russia per la Lega Pro come modello da “studiare”

05.11.2019 20:11 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Dalla Russia per la Lega Pro come modello da “studiare”
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

(nota stampa Lega Pro) - E’ stata proprio la Serie C oggetto di un workshop di due giorni a cui ha partecipato la Lega di calcio russo con il presidente Andrey Sokolov, il vicepresidente Yury Polyakov, il direttore Generale Nikolay Akelkin, Dmitry Protasov quale responsabile progetti e gli altri componenti della delegazione con dirigenti di club che fanno parte della stessa Lega.

Ad aprire i lavori e a parlare del management Lega Pro è stato Francesco Ghirelli, presidente della terza lega italiana di calcio professionistico. Sono intervenute tutte le aree, gli uffici e le risorse che lavorano in Lega Pro, che hanno risposto alle numerose domande dei dirigenti del calcio russo. “Il confronto con la Lega di calcio russa- spiega il presidente Ghirelli– è stato costruttivo e ci ha permesso di aprire nuove strade per collaborazioni e progetti internazionali che saranno utili alla C ed ai suoi club. Abbiamo illustrato il modello della C, i progetti, i piani riferiti alla sostenibilità, la Lega Pro dei pulmini che oltre ad una funzione tecnica, svolge un ruolo sociale e di formazione per i giovani”.

La delegazione russa ha avuto anche l’occasione di visitare il piccolo Museo dedicato ad Artemio Franchi, all’interno della sede della Lega Pro, con documenti che ne descrivono il dirigente e l’uomo di spessore. La seconda giornata di lavoro è stata aperta da Jacopo Tognon, Vicepresidente Lega Pro, che ha illustrato oltre ai progetti internazionali in cui è impegnata la stessa Lega Pro, anche le novità in materia di codice di giustizia.

Ha chiuso i lavori Cristiana Capotondi, Vicepresidente Lega Pro, che ha tracciato il bilancio della due-giorni del meeting e ha illustrato la Lega Pro che punta sull’innovazione e sul digitale per intercettare sempre più un pubblico giovane e su progetti legati al merchandising. L’obiettivo è digitalizzare la C e spostare la voce digitale da costo a ricavo.