Gravina: "l protocollo va rivisto: problema ritiri e quarantena di squadra". Sulle riforme: "Serve la sostenibilità"

15.05.2020 19:15 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Gravina: "l protocollo va rivisto: problema ritiri e quarantena di squadra". Sulle riforme: "Serve la sostenibilità"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, intervenuto ai microfoni Rai, ha sottolineato le principali problematiche del protocollo sanitario stilato dal CTS, che vede però contrari i club di serie A:

"C’è una difficoltà oggettiva: l’impossibilità di reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi".

Sulla questione della quarantena di squadra: "L’INAIL con una sua circolare ha già chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo e di colpa grave. Quello che ci preoccupa rimane il tema del positivo che manda tutta la squadra in quarantena. Tema che affrontiamo con determinazione e anche con attenzione, per evitare un rapporto stressato che porti tensioni e il blocco del campionato".

Il presidente federale ha anche toccato il tema della riforma dei campionati: "La norma approvata dal Governo che ci consente di definire gli organici, le classifiche e prendere decisioni è una sorta di paracadute che ci aiuta per la stagione 2019/2020. Ma ci aiuta ancora di più per rilanciare un progetto di riforma per la stagione 2020/21. È uno strumento che richiede atti di responsabilità da parte di chi governa il calcio italiano e l'intero sport, perché riguarda anche le altre federazioni. Voglio ringraziare il ministro Spadafora, il ministro Gualtieri, il presidente del Consiglio, tutto l'Esecutivo, perché il decreto rilancio contiene moltissime proposte nostre, del calcio, condivise col ministro Spadafora, che hanno riflessi importanti su tutto lo sport italiano. Credo che il calcio abbia dimostrato ancora una volta di essere in grado di poter lavorare e sapersi proporre nella logica di interessi di sistema".