Gli arbitri non ci stanno, Nicchi: "Ricevute pallottole nella nostra sede. Violenza contro i nostri associati, la misura è colma"

05.04.2018 19:55 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
Gli arbitri non ci stanno, Nicchi: "Ricevute pallottole nella nostra sede. Violenza contro i nostri associati, la misura è colma"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

"Siamo stati minacciati con le pallottole, diciamo basta". Alza la voce il presidente Aia Nicchi, che nel corso di una conferenza stampa ha voluto denunciare la situazione decisamente particolare per le giacchette nere

"Nella sede dell'Aia sono arrivati plichi con pallottole indirizzati al sottoscritto, al vicepresidente e a Rizzoli: abbiamo informato la Digos e il Viminale", ha voluto sottolineare Marcello Nicchi nella conferenza stampa convocata a Roma.

"Ci sono tesserati della Federcalcio che parlano di malafede della classe arbitrale: non ho sentito una parola da parte di nessuno. Un giornalista ha anche dichiarato in una trasmissione: "In guerra si va sparando, bisogna sparare agli arbitri". Lo abbiamo denunciato e seguiremo gli sviluppi della vicenda, ma a seguito di questo episodio abbiamo ricevuto plichi con pallottole".

Gli arbitri non ci stanno, Nicchi spiega i motivi della sua insofferenza: "L'arbitro Di Bello, che ieri ha arbitrato benissimo Milan-Inter, dovrà comparire in tribunale davanti al giudice di pace. Per non aver dato un calcio di rigore è stato convocato dall'associazione dei consumatori: questa è una cosa gravissima".

Arbitri sempre più nel mirino, sopratutto nelle categorie inferiori: "Quello della violenza sugli arbitri è un problema che non può essere sottovalutato. Anche quest'anno circa 300 arbitri hanno subito violenze di cui 100 hanno subito botte gravi con necessità di assistenza al pronto soccorso fino al ricovero".

Paventata anche la possibilità di uno sciopero dei fischietti per lòe gare del prossimo weekend.