SIGNORA LEI CREDE NEL SUO PROGETTO ?...

02.03.2014 15:23 di  Franco Cleopadre   vedi letture
SIGNORA LEI CREDE NEL SUO PROGETTO ?...
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© foto di Federico Gaetano


PREMESSA
"Carnevale ogni scherzo vale ,chi si offende è un ‘animale". Così dicevamo da ragazzini nel fare scherzi ad amici. Così pensiamo oggi nel commentare il  3-4- ,risultato di Reggina –Varese. Se si fosse trattato di una rappresentazione greca, la definiremmo  tragedia, pensando  a ciò  che inizia bene e finisce male. Ma ci rifiutiamo, per costruzione mentale ,di definire tragedia la sconfitta  di  ieri  . Primo ,perché il campionato è ancora lungo, secondo perché, visti i risultati in coda, a parte il pareggio tra Cittadella e Novara che allontana ancor di più il Novara dalla zona calda e consente al Cittadella di scavalcare la Reggina , il quadro non è peggiorato di molto, pur  riportando  a sette per la Reggina,  i punti dalla salvezza diretta. Per  la classifica, ciò significa aver vanificato quanto di buono si era ottenuto  dopo  i successi su Bari e Lanciano. 
Alla fine del primo tempo, in tribuna ci chiedevamo da quanto tempo la Reggina  non chiudeva la prima frazione di gara ,con due goal di vantaggio .A fine gara i commenti  vertevano sul perché Barillà non era stato sostituito  dopo  la prima ammonizione e la seconda che avrebbe meritato,  e della quale era stato graziato, prima di arrivare alla terza  e quindi all’espulsione , e perché  sul 2-2- si è fatto uscire Dumitru, l’uomo che poteva impensierire la difesa varesina  e quindi rallentare la spinta offensiva degli uomini di Gautier. Paura? Scelta tecnica sbagliata ? Entrambe si deducono dai commenti  di Gagliardi a fine partita. Nel calcio, non c’è la riprova per certe affermazioni, così come non ci sarebbe stata, se la sconfitta fosse arrivata senza Barillà, per scelta tecnica. Abbiamo finora elogiato Pigliacelli e con lo stesso spirito vorremmo invitarlo ad evitare  rimesse che quasi sempre finiscono tra le braccia del portiere avversario. Una maggiore  attenzione non guasta  ,come c’insegna  Bressan, che  ieri da una  sua rimessa , il pallone arriva ad Odumadi, che  segna la quarta rete e consegna la seconda vittoria consecutiva  fuori casa  alla sua squadra.
PRIMO TEMPO
La Reggina  si schiera  con il 4-1-3-2  e  la novità Dumitru sin dall’inizio. Al 7’ dalle retrovie amaranto IPSA fa partire un lancio che lo stesso  Dumitru  spizzica quel tanto di testa per superare l’avversario. Scavalcatolo, rincorre velocemente  la palla, supera Rea  e accentratosi  lascia partire un  bel  destro, da pochi centimetri fuori dall’area di rigore,  che supera Bressan , coglie l’angolino sinistro alto della sua porta  e s’insacca. Reggina 1-Varese  0. Barillà già dal 10’ soffre la presenza di  Di Roberto, quando con una finta lo supera e al  23’ al limite dell’area di rigore lo falcia e l’arbitro tira fuori  il primo cartellino giallo per il reggino. Lo stesso Di Roberto al 21’ ,solo davanti a Pigliacelli  aveva  divorato  la palla del possibile 1-1-Ma ieri  non  era  proprio la giornata di Barillà, perché al 33’ atterra ancora Corti a qualche metro fuori dall’area di rigore e Cervellera lo grazia dal secondo giallo. Protesta  per ciò la panchina del Varese e l’arbitro espelle tre dello staff  tecnico , Baldi, Delmorgine e Visconti e al 39' ,sempre per proteste , espelle anche Grilli dello staff tecnico calabrese. Ma al 43’ Barillà si riscatta e porge a Maicon la palla del possibile 2-0 che il brasiliano fallisce per un soffio.Al 45’ Sbaffo si produce in un’ ottima verticalizzazione ,ma viene trattenuto  per la maglietta da  Damonte. S’incarica di battere la punizione Di Michele  il cui tiro ,dopo aver  superato Bressan colpisce la base del palo sinistro  e s’ insacca.Reggina 2-Varese 0.  Euforia alle stelle di squadra e pubblico, ma c’è un secondo tempo da disputare.
SECONDO TEMPO
Gautieri  lascia negli spogliatoi  l’ammonito  Damonte e fa entrare  una seconda punta, il brasiliano Caetano Calil, e questa risulterà la mossa vincente. Per la Reggina  al 61'’ Dall’ Oglio conquista una buona palla a centro campo che smista per Dumitru che lancia per  l’avanzante Di Michele  che solo davanti al portiere  viene intercettato dal difensore Corti  e la palla deviata a lato .Dal possibile 3-0, si passa al 2-1.Infatti ,al 62'’su tiro di rimessa della difesa amaranto, Dumitru  tocca involontariamente la palla con il braccio. La susseguente punizione varesina  è un cross in piena area di Pigliacelli , sul quale svetta Bjelanovic , che mette in rete accorciando le distanze. La Reggina tenta di correre ai ripari e dopo il 2-1, lancia nella mischia il nuovo difensore di Gennaio  Frascatore ( 65' ). Al 71' la svolta della partita con l'espulsione di Barillà per somma di ammonizioni( ha colpito il piede del portiere Bressan in uscita disperata ) .  Al 30’ su respinta   di Pigliacelli in seguito a calcio d’angolo, Calil salta un avversario e crossa in area  reggina, dove s’ avventa Oduamadi e ottiene il meritato pareggio. Al 41’, il varesino Grillo lancia in area amaranto, il cui tiro arriva a Calil che imita Dumitru con un potente tiro che batte Pigliacelli-Reggina 2-Varese 3.Nei primi 10 secondi di recupero  Sbaffo penetra in area di rigore avversaria , che si disimpegna  alla meno peggio. S’impossessa della palla Fishnaller ,che con un bel  sinistro rasoterra batte Bressan.Ritorna il pareggio tra le due formazioni. Ma  c’è ancora il boccone amaro per la Reggina. Mancano pochi secondi allo scadere del 2’ supplementare e Bressan lancia in avanti per  il nazionale nigeriano Oduamadi, che  superato il connazionale  Adejo, mette in rete per il definitivo 3-4.
Si chiude con la sconfitta degli uomini di Gagliardi e Zanin una partita che per i reggini poteva  e doveva  rappresentare una svolta. Ma tant’è. !
Nostra gradita  gradita ospite di oggi la Signora  GIOVANNA SCARFÒ, DIRETTRICE DELLA CASA –FAMIGLIA “STELLE D’ARGENTO”, ubicata nei pressi di Piazza del Popolo,accanita tifosa della Reggina:
“ Abbiamo disputato un bel primo tempo, ma nel secondo abbiamo abbassato la guardia . IL 3-4  , non è  un risultato giusto   per la squadra amaranto , perché i ragazzi si sono impegnati, ma al solito ci distraiamo. Questa sconfitta potrebbe peggiorare il morale di tutto l’ambiente ,ma  occorre essere più forti, non ci dobbiamo abbattere  e creare attorno a questi ragazzi e ai tecnici,un clima favorevole  per aiutarli a farli sempre di più credere nell’impresa. Se avessi davanti  un  calciatore amaranto direi proprio che bisogna credere, perchè se nella vita non si crede, non si può raggiungere l’obiettivo. Un giorno  mi venne chiesto “ Signora Lei crede nel suo progetto “? La mia risposta fu affermativa e ad oggi sono contenta per i risultati conseguiti. Sentire nel dopo partita che qualche amaranto nello spogliatoio ha pianto, mi aiuta a superare la sconfitta. Si piange per dolore o gioia e sono certa  che le lacrime versate appartengono al primo sentimento.