LE PAGELLE DELLA REGGINA - Difesa da horror, Porcino ultimo samurai
SALA 5 - Serataccia. Ne prende sei (su qualcuno non è esente da colpe, soratutto sul quarto), commette l'inevitabile fallo da rigore, ma ne evita altri 3-4.
CANE 5 - Nel primo tempo, dal suo versante, è un continuo stillicidio di raddoppi del Matera e di traversoni buoni per Negro e company. Sul 2-3, riesce a mettere dentro un pallone d'oro per Coralli, clamorosamente mirato dalla difesa ospite.
GIANOLA 4 - Sognerà Negro per molte settimane. L'errore nel retropassaggio in avvio è il film della sua serata...
DE BODE 4,5 - Un rientro da brividi, chiaro che non bisogna addossargli tutte le colpe. Troppa differenza di velocità e rapidità al cospetto di Negro e gli altri.
POSSENTI 4,5 - I gol del Matera nascono quasi tutti dal suo versante, troppo ficcanti gli avversari.
KNUDSEN 4,5 - Prova da dimenticare. Zeman gli concede la maglia da titolare, va in costante e perenne difficoltà al cospetto di qualsiasi avversario. Poco reattivo. (dal 61' BANGU 5 - Impatto non all'altezza, stavolta non riesce a spiccare.)
BOTTA 5 - Anche lui sembra essersi perso praticamente subito nella nebbia dei fumogeni di inizio gara. Il Matera va a velocità doppia, non riesce a tenere il passo.
DE FRANCESCO 5 - Note negative anche dai suoi piedi delicati. Sono più le palle perse in malo modo, delle solite aperture millimetriche per i compagni. Da una sua imbeccata nasce il primo gol amaranto. (dall'80 BIANCHIMANO sv - Buono il suo impatto con la sfida. Una diversa disposizione tattica, potrebbe vederlo protagonista.)
OGGIANO 4,5 - Il refrain della sua gara, in una simile occasione avuto nella zona porzione di campo da Strambelli, con medesimo tentativo di esecuzione: il materano prende la traversa, lui la manda fuori dallo stadio...
CORALLI 6 - Si dimena come chi non vuol arrendersi all'evidenza. Lotta, protesta, sgomita, serve Porcino per il primo gol e solo De Franco gli nega la gioia del primo gol al Granillo. Ma non basta...
PORCINO 6 - L'ultimo samurai. Quando alza bandiera bianca, su quel sanguinoso pallone perso sulla trequarti che spiana la strada a Carretta, si chiude la sua partita fatta di tante giocate intelligenti, della rete e dell'assist per il gol dell'illusorio 2-3.