SERIE C e NOBILI DECADUTE - Lo Monaco sale in cattedra: "Nessuno può stare in B o in A per opera divina: i campionati si vincono programmando e buttando sangue..."

22.02.2018 22:10 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
SERIE C e NOBILI DECADUTE - Lo Monaco sale in cattedra: "Nessuno può stare in B o in A per opera divina: i campionati si vincono programmando e buttando sangue..."
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Parole sante. Pietro Lo Monaco è un personaggio particolare, lo si può amare o odiare, ma di certo se parla lui, parla uno che di calcio ne capisce.

Dopo le vicissitudini degli ultimi giorni in casa Catania, l'ad etneo ha fatto il punto della situazione, confermando il tecnico Lucarelli, finito sulla graticola dopo il clamoroso 0-5 a Monopoli.

Ma Lo Monaco spiega ai tifosi siciliani e di riflesso a tutti quelli delle altre piazze, sopratytto quelle blasonate che per risalire serve tempo, pazienza e programmazione. L'ex presidente del Messina spiega comunque il caso specifico del Catania, ritrovatesi in C per questioni legate al calcioscommesse e vicina al crack finanziario.

Ecco quanto riportato da tuttoc sulla conferenza odierna del dirigente etneo:

"Nessuno dice che il Catania deve stare in Serie A. Ci è stato a suo tempo, con grandi sacrifici, programmando, gestendo. Purtroppo come in tante altre realtà il Catania ha fatto splash, passando dalla A alla C attraverso vicende più o meno simpatiche e si è ritrovato in C. Non è la sola società che si è ritrovata in C. Il Catania se farà le cose a dovere per ritornare in un certo campionato, ci riuscirà. E l'obiettivo è quello. Non c'è rilancio senza risanamento, il Catania l'anno scorso era tecnicamente fallito, non lo avrebbe salvato nemmeno Perry Mason. Oggi il Catania è tornato una società. Noi abbiamo un grandissimo pubblico che ama la propria squadra, è questo che abbiamo in più rispetto alle altre. Il Foggia è tornato in B dopo diciassette anni, il Benevento solo nel 2016 dopo sette anni di seguito di tentativi, è salito per la prima volta in B. Il Lecce è retrocesso in C nel 2012 e sta ancora lottando per risalire. La Cremonese è tornata in B dopo undici anni, l'Alessandria ogni anno ha speso milioni di euro. Il Pisa è retrocesso dalla B nel 2009, promosso nel 2016 e retrocesso di nuovo. Reggina, Venezia, Salernitana, retrocesse e fallite. Posso andare avanti anche con Siena, Modena, Messina. A questi giudici che dicono che per opera divina dobbiamo stare in B o in A, dico che i campionati si vincono programmando, buttando sangue. Quando si opera ci sta che si sbagli, la vera forza è rialzarsi sempre. In tutte le mie interviste non c'è stato un minimo di incoerenza. Avevo detto che avremmo dovuto affrontare la montagna per evitare il fallimento, abbiamo percorso questa strada, siamo andati avanti, abbiamo programmato la situazione debitoria. In tre o quattro mesi ne saremmo fuori, in appena due anni abbiamo risolto la situazione".