L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

27.06.2016 09:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco le mail dei tifosi sul momento della Reggio Calabria.

Potete inviare le vostre mail a tuttoreggina@libero.it.

 

Buona sera spett. redazione, intanto grazie per il vostro servizio d'informazione. Io credo per disputare campionati frofessionustici occorano  molte  risorse   economiche per tanto credo la Reggina resterà a lungo in serie D. Credete di no?Ci sono cordate di imprenditori interessati ad investire? Grazie 

Rocco

LA REDAZIONE RISPONDE: Rocco, il rischio sussiste se vincono coloro che cercano di avere notorietà screditando l'attuale e unica Reggina esistente. La Lega Pro è un'ancora di salvezza fondamentale, perché ti permette eventualmente di incassare e nella quale il tifoso non potrà chiederti la luna e tutto ciò che verrà sarà di guadagnato.

 

Caro Direttore,

rispettando il suo desiderio di non esprimersi sulle dichiarazioni benché fantasiose, destabilizzanti  e forvianti di qualcuno (nessuno in particolare), vorrei esprimere a lei ed ai tifosi amaranto qualche mia  riflessione e perplessità che da essa nasce e che pertanto  non è legata per nulla alle dichiarazioni riportate sia dalla carta stampata sia dal web scritto.

In questo mondo (non di ladri, come canta Venditti) di morti resuscitati, di non morti e mantenuti in vita, ho voluto rileggere qualche articolo delle NOIF per verificare se mi fossi sbagliato o se avessi fatto delle confusioni, perché ritengo che ognuno di noi debba mettersi in discussione ogni tanto e poi proseguire con chiarezza, semplicità e certezze alle spalle.

L'articolo che ho voluto riesaminare è il 16, dal titolo "Decadenza e revoca della affiliazione".

La prima cosa che temevo era quella di aver confuso il suo contenuto con quello dell'articolo 52, che pur da esso viene richiamato.

La risposta che mi sono data è stata quella che non avevo fatto alcuna confusione, anzi, che i due articoli sono concatenati.

Il riesame dell'articolo 16, che per ovvi motivi non riporterò in toto ma  comunque  sintetizzerò per esprimere i miei concetti,  non ha fatto altro che riconfermare le mie convinzioni.

L'articolo in questione prevede la revoca e la decadenza dell'affiliazione in modo esplicito e perentorio nei casi in cui una società non prenda parte all'attività ufficiale a seguito di rinuncia, se non provvede, nei termini previsti, al versamento della tassa di partecipazione all'attività ufficiale.

In questi casi la revoca viene deliberata dal Presidente della FIGC.

La revoca può essere deliberata  anche,  su proposta della Co.Vi.So.C., per la reiterata morosità nei confronti di enti federali, società affiliate e tesserati.

Il Presidente,  inoltre, delibera la revoca quando  il Tribunale competente mette in liquidazione la società di calcio e  nel caso di dichiarazione e/o accertamento giudiziale dello stato di insolvenza.

Il Presidente federale solo per casi di forza maggiore o di particolare rilevanza può mantenere l’affiliazione della società, sentita la lega di competenza.

La prima cosa che risalta dall'esame dell'articolo è che  non è indispensabile il fallimento della società perché si possa revocare l'affiliazione,  ma essa può essere revocata anche  per altre cause, nonostante che la società continui a vivere dal punto di vista del diritto civile.

In realtà l'articolo 16 prevede altri casi di revoca dell'affiliazione ma mi sono soffermato solo su quelli che potrebbero riguardare la Reggina Calcio.

Infine il curatore fallimentare, Dr  Fabrizio Condemi, nel corso  di un'intervista rilasciata mercoledì 08 giugno 2016

alla testata   Striil, ha dichiarato che nel caso in cui  Tavecchio revocasse l'affiliazione impugnerebbero il provvedimento chiedendo "...lumi sul perché non sia stata già revocata l’anno scorso..."

Questa è la domanda che mi pongo da quasi un anno e qualcuno, quando l'ho posta a lui, mi ha risposto stupidamente che adesso vogliamo il fallimento degli altri.

Anche alla luce dell’ affermazione del curatore, non ritenete che ci siano state gravi omissioni della FIGC e del suo Presidente che non hanno consentito, oggi, di agire con chiarezza e semplicità?

A tutti voi le  considerazioni e  commenti.

Cordiali Saluti

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, sa bene che vale sempre, in Italia, il detto "fatta la legge, trovato l'inghippo", ma le faccio leggere l'intera vicenda sotto un'altra luce. La Reggina Calcio, lo scoso luglio, ha gettato la spugna, pur tentando, almeno in apparenza, di salvare in qualche modo il parco calciatori, che annoverava elementi validissimi, poi approdati in altre squadre di Lega Pro, oltre ai tantissimi giovani, ma sopartutto "calcolando" in qualche modo l'uscita dal calcio professionistico e a livello di Prima Squadra. Nel luglio del 2015, la Reggina Calcio non era in liquidazione e peraltro il Tribunale ha concesso ulteriore tempo per produrre la documentazione relativa al nuovo concordato. Il problema degli articoli da Lei citati, sta nel fatto che è concessa ampia discrezionalità al Presidente Federale, unica figura abilitata a revocare l'affiliazione di un club. Una abile mossa da parte di un club che tra i tanti guai ha saputo comunque destreggiarsi e spesso ottenerne dei vantaggi, che a livello federale, ha rafforzato la sua posizione con la partecipazioni ai tornei Allievi e Giovanissimi Regionali. Quindi, Tavecchio ha sostanzialmente agito secondo le sue prerogative e la stessa Reggina Calcio ha sfruttato qualche mancanza delle Norme, come sempre riuscendo a leggere bene le carte. Con il sopraggiunto fallimento, la strada per la revoca dell'affiliazione è praticamente aperta, a meno che non ci sia un operatore economico talmente "generoso" e "disponibile" che possa rilevare il club, proseguire l'attività e sopratutto riassorbire il grosso della massa debitoria, pur ricordando agli smemorati a convenienza, che nell'ultima stagione calcistica, la Reggina Calcio non ha formato una Prima Squadra e quindi la Lega Pro è una categoria che alla vecchia società non appartiene più.

 

Buonasera gentile Redazione 
da semplice tifoso Vi ringrazio per questa rubrica, che in particolar modo ,negli ultimi anni  di gestione della Reggina Calcio  da parte "dell'Ei fu."  (alias Lillo)  oltre ad aver avuto la  funzione terapeutica  di "valvola di sfogo",   da sempre è stata   in primis  un  collettore  dei  pensieri e delle  speranze,dei dubbi di noi Tifosi, facendo anche da "cassa di risonanza"  alle urla inascoltate di noi  Tifosi (intelligenti??) che nella sciagurata gestione già vedevano la Morte della Reggina calcio,parlo di quei tifosi  che  non hanno mai detto :"Ma finchè ci tiene in A/B" ,,...fra questi se non sbaglio c'eravate anche Voi, al contrario di quelli che erano troppo passionali,o nella peggiore delle ipotesi si tappano occhi e naso e viaggiavano   allineati e copeti !!! ..... rendendosi quasi "complici" della disfatta.
Con un pò di buon senso (intelligenza ?),e col senno di poi  le "barricate " andavano fatte allora. 

Attraverso   questa  rubrica  spesso sono stati sciolti molti  dubbi che ci  attanagliano,ma ahimè i dubbi ultimamente crescono e si moltiplicano a dismisura per  "scissione"; per dirla con le parole del filosofo "più so ,e più so di non sapere"

Vengo al dunque :
Ho letto con molta attenzione l'interessante  @ del sig. Piero, che per comodità ne riporto uno stralcio :

" richiamando un principio giuridico espresso in latino e che sta alla base del nostro  diritto civile: "Nemo plus iuris ad alium transferre potest quam ipse habet", in poche parole, nessuno può trasferire ad altri quello che non ha, nel caso specifico i curatori non possono vendere quello che è di proprietà del signor Praticò, specialmente "a sua insaputa"

Se  2 + 2 fa 4,  perchè Praticò dovrebbe comprare qualcosa che gli appartiene ?

Cui prodest?  certe  notizie gionalistiche o le mezze verità?
Grazie per le risposte

Angelo

LA REDAZIONE RISPONDE: Angelo, grazie di quello che ha detto sul nostro operarto nella prima parte. La nostra voce è stata, PER FORTUNA, al contrario di chi l'unico posto in cui può scrivere è solo il MURO, e le confessiamo che il nostro pensiero ha trovato apprezzamenti e considerazione anche nei "piani alti", alla faccia di chi tenta di screditare noi che non siamo amici "particolari" o comunque non abbiamo bisogno di vetrine, ribalte, feste e altro per avere voce. Abbiamo sempre tentato di far illustrare cosa non funzionava e cosa ci stava inesorabilmente portando a fondo, mentre c'erano MOLTI altri che andavano glorificando per pura voglia di avere qualche posto al sole...E vabbè caro Angelo, la storia di tutti i giorni: c'è chi prova a fare il suo dovere e chi lo usa per farsi bello davanti alle telecamere e per qualsiasi mezzo stampa. Lei senza dubbio fa parte di quella schiera di tifosi intelligenti, che si informano e non prendono notizie credendo a tutto ciò che viene scritto. Ancora oggi, c'è chi apre il computer e scrive articoli in base al principio "ma la Reggina Calcio non ha addetto stampa, chissà...", come la scorsa estate "ma la nuova Reggina non ha addetto stampa, non ha ds, non ha allenatore, non ha collaboratori", dobbiamo parlarne bene, salvo poi parlare male di Praticò che ha concesso interviste a qualcuno piuttosto che ad altri, parlando per tutto l'anno di "nome", quando si poteva cambiare solo da giugno in poi, e oggi blatera di "Storia", "Ultras", "Matricole" e financo presunto "Palmares". Detto ciò, mi pare logico che Mimmo Praticò possa comprare solo qualcosa che possa dare un vantaggio alla sua società e a lui stesso e al suo investimento (senza dimenticare gli altri soci), se la Urbs Reggina 1914 ha il marchio, che senso ha comprare un marchio nato nel 1986, che ha 30 anni e non 102 anni? Che senso ha, eventualmente fosse possibile, "comprare" un milione e passa di euro per pagare debiti fatti da un'altra gestione, solo perché c'è qualcuno che tifa per la "matricola" (fino all'anno scorso non la conoscevano nemmeno...)? Quindi, i soldi di coloro che hanno investito nel club, dovrebbero servire a far "giocare" gli "amici degli amici", solo perché qualcuno si è alzato la mattina e ha deciso di diventare da "amico" a "contestatore". Ma la gente di Reggio, la maggior parte, ha capito benissimo il giochetto. Se vogliamo vedere ancora calcio a Reggio, eccetto colpo di fulmine con il calcio dilettantistico, dobbiamo sperare nella nuova Urbs Reggina, anche perché, lo scorso 30 luglio non si è presentato nessuno a tentare di far ripartire la Reggina e la sua storia: ieri si facevano tutti le foto al tavolo di Praticò e del Sindaco, oggi possono solo sbandierare i vessilli con i numeri della matricola, altro che Reggina....Ma, senza vergogna, quando il nuovo club vincerà i campionati, tutti diranno "Io ci sono sempre stato, sono stato sempre tifoso".